La Storia dei Profeti Mamdouh AbdEl-Kawi Dello Russo |
Dhu'l-kifl Del
Profeta Dhù’l-Kifl (pace su di lui) si sa poco è citato solo in
due Sure: “Ismaele
e Idrìs e Dhù’l-Kifl! Tutti furono perseveranti, che facemmo
beneficiare nella Nostra misericordia: tutti erano dei devoti”. (Sura
XXI, V. 85-86) “E
ricorda Ismaele, Eliseo e Dhù’l-Kifl, ciascuno di loro è tra i
migliori”. (Sura
XXXVIII, V. 48) Ibn
Abbàs racconta che Dhù’l- Kifl era Giosuè ibn Nùn,
probabilmente il Giosuè che dimenticò di dire a Mosè del pesce,
prima d’incontrare Al-Khidr. Riuscì a convertire con l’aiuto di
Allah un re malvagio degli Amaleciti di nome Kin’àn. Il re venne
a sapere dell’esistenza di Dhù’l-Kifl ed ordinò di farlo
cercare per poi ucciderlo. Quando il Profeta fu arrestato di
fronte al re disse: “Tu
affermi di essere Dio, ma se tu fossi il Dio di chi domini, avresti
molti altri compagni tra quelli che non domini, ma se tu fossi il
Dio del creato, chi sarebbe allora il tuo Dio? Dio
è colui che creò i cieli e la terra con quello che vi è in essa;
temi Iddio!” “Ma
chi adora il tuo Dio che ha creato il creato, come tu dici, cosa ha
in cambio’” chiese il re. “Il
paradiso” Il
Profeta lo descrisse e il re pianse, e chiese chi avrebbe potuto
garantirgli questo, il Profeta disse che è lui il garante e si
impegnò a scrivere una lettera, la sigillò ed infine la consegnò
a lui. Il re si convertì e si dimise da re. Il popolo si trovò
all’improvviso senza re e incominciarono a cercarlo fino a quando
lo trovarono a terra prostrato, il popolo si prostrò dietro di lui
e Kin’àn disse: “Prostratevi
a Dio e non prostratevi ad una delle sue creature”. Infine
in punta di morte disse di voler essere seppellito assieme alla sua
lettera. Quando
morì più di centoventimila persone del popolo si convertì. Non sono in molti ad aver raccontato questa bellissima storia. |
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