Il Ritorno del dott.
Faysal Alfredo Maiolese
Ambasciatore del Parlamento Mondiale
per la Sicurezza e la Pace
Organizzazione intergovernativa di
Stati
Nel
Nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso
Bismillàhi ar-Rahmàni ar-Rahìm
Una intervista
sul Ritorno all'Islam del dott. Alfredo Maiolese (video)
COPPIA MISTA
Alfredo e Rasha Maiolese
Il Digiuno di
Alfredo Maiolese
Possiamo salvarci dalla
crisi finanziaria?
Il sito personale del fratello Faysal:
http://www.internationalstatesparliament.org/
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بالأخ فيصل يمكنهم مراسلته على الريد
الإلكتروني
Il Ritorno all'Islam del dott. Alfredo
Maiolese
è una intervista in
lingua araba e con le risposte del dott. Alfredo in Italiano
sopra
COPPIA MISTA Alfredo e Rasha
Maiolese
«Ho sposato una siriana Siamo felici, anche senza tv»
di Michele Focarete
Italiano lui, Siriana
lei. Entrambi musulmani ma, ci tiene a sottolineare Alfredo Maiolese,
39 anni, tributarista, «all'Islam mi ero convertito prima di
sposarla». La moglie si chiama Rasha, 28 anni, di Aleppo,
responsabile dell'ufficio visti di un consolato arabo. Il fatidico
«si» lo hanno pronunciato il 10 settembre del 2000, nella moschea di
via Padova. E, da allora, sempre rose e fiori e due splendidi bimbi:
Amir, 4 anni e Laika, 3 mesi. «La mia vita - ricorda Alfredo - è
stata costellata da segni del cielo. Le scuole elementari dalle
suore, le superiori dai sacerdoti. E, dopo l'università, la svolta
religiosa, quando ho conosciuto un principe dell'Arabia Saudita. Mi
spiegò cos'era l'Islam e quando lo vidi pregare, rimasi colpito e
divenni un fedele di Allah».
A 34 anni Alfredo confida ad un amico siriano che ha intenzione di
sposarsi e così gli presenta sua cugina Rasha. «Andai a casa dei
suoi e, appena mi vide, mi disse che sarei diventato suo marito. E
così è stato».
Con lei Alfredo ha
imparato l'arabo ma ha cambiato un po' i gusti alimentari. La
domenica, poi, niente calcio ma solo parenti e tanta festa. «Da lei
ho imparato anche la saggezza e ad avere pazienza. Sono
innamoratissimo».
Idem
per Rasha. Moglie e madre felice. «Alfredo? L'ho amato dal primo
istante. E ho avuto ragione. È buono come il pane, sensibile. Un
difetto? Ha poca pazienza coi bimbi, ma sta migliorando». I figli,
infatti, è quasi sempre lei a starci dietro «anche perché non
abbiamo la televisione, la ritengo poco istruttiva. Insomma, nessun
rimpianto. Crescerò bene Amir e Laila e vizierò tutta la vita
Alfredo».
sopra
Il Digiuno
di Alfredo Maiolese
La prima volta che digiunai ricordo fui
emozionato dal riassaporare il cibo al tramonto, dopo una sola
giornata di privazione. Provai certo gioia a nutrirmi, ma mi resi
conto, cosa significasse non avere da mangiare. Nella nostra
società consumistica, grazie a Dio,non c'è mancanza di cibo, ma ci
si è dimenticati delle sofferenze, di chi oggi, (es. terzo mondo)
tornando a casa -ammesso che abbia un tetto- non abbia nulla da che
sopravvivere.
Nell'Islam,il musulmano non adora il
Profeta Muhammed*, ma solo ed esclusivamente Dio, il quale, invita
specialmente in questo mese, alla carità ad assistere i più
bisognosi e ad effettuare numerose elargizioni ed elemosine.
Nel mio primo viaggio da musulmano a
Mecca in Arabia Saudita, mi trovai sull'aereo nel periodo di Ramadan
, e rimasi stupito quando il capitano annunciava a bordo , il
tramonto e quindi la possibilità di mangiare. Le hostess, ma
,soprattutto, i compagni di viaggio ,gareggiavano nel darmi dei
datteri, del tè, dei dolci. Persone sconosciute che si prendevano
cura di me, disinteressatamente. Erano emozioni ,che avevo perduto e
le lacrime scesero sul mio viso, avevo capito cos'era la
fratellanza.
Il mese di Ramadan è il nono mese dell'anno lunare islamico,
composto di 12 mesi lunari (29 o 30 giorni ciascuno) per un totale
di 354 o 355 giorni. Ogni anno, noi musulmani lo festeggiamo circa
11 giorni prima ,rispetto all’anno precedente. E’ il mese in cui è
sceso il Santo Corano, in cui l’Arcangelo Gabriele si presentava al
nostro profeta Muhammed ( che la pace sia su di Lui) e lo invitava a
leggere. Ikra
gli disse.
Leggi!
Leggi
nel nome del Tuo Signore che ha creato l’uomo da una aderenza….Leggi…
Il Profeta illetterato iniziò a leggere ricevendo la rivelazione
divina durante i successivi 23 anni da quel giorno Il mese di
Ramadan, per noi un mese sacro, è il mese del digiuno che è uno dei
cinque pilastri della religione islamica, il mese della completa
sottomissione a Dio, il mese della pazienza, della perseveranza, e
della moltiplicazione nel compimento delle buoni azioni.
Chi digiuna una giornata per amore di Dio
sarà allontanato dal fuoco dell'inferno della distanza che si
percorre in settant'anni.
Digiunare durante il mese di Ramadan è un
obbligo , e il digiuno era imposto a tutte le comunità religiose
(anche per ebrei e cristiani):
(Oh, voi che credete, vi è prescritto
il digiuno, come era stato prescritto a coloro che vi hanno
preceduto). (Corano -
al-Baqarah, 2,183)
Il digiuno, in questo mese è
obbligatorio per tutti i musulmani tranne che per alcune categorie
di persone.
Per legge sono esenti dal digiuno i
minorenni, i vecchi, i malati di mente, i malati cronici, i
viaggiatori, le donne in stato di gravidanza o che allattano, le
persone in età avanzata, nel caso che il digiuno possa comportare un
rischio per loro.
In questo mese, i credenti si radunano al
tramonto e mangiando un dattero e bevendo dell’acqua come la
tradizione vuole, rompono il digiuno ringraziando, Iddio
l’Altissimo, per la forza interiore,accordata nel resistere dal non
bere e non mangiare dall’alba al tramonto, pronunciando la seguente
formula:
“O Dio per te ho
digiunato e in Tuo nome lo rompo”.In questo momento l'invocazione
del credente sarà esaudita.
Spero che in questo mese sacro, la mia
comunità sia più vicino a Dio e alle persone con le quali vivono e
lavorano.
Auguri di Buon Ramadan ed un invito a
tutte le religioni a festeggiare il giorno di fine Ramadan -l'Aid
– dove si potrà mangiare
,stare insieme e conoscerci per rafforzare un cammino di pace e
reciproca solidarietà.
Alfredo Maiolese -
Ambasciatore per la Lega Araba del Parlamento Mondiale degli Stati
per la Sicurezza a Pace.
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