Muhammad Il Sigillo dei Profeti A cura di Sulaiman Abu Amir La Spina Franco |
Il Profeta Muhammad(PBL) Profezie riguardo Muhammad(*) nelle rivelazioni anteriori il Sublime Corano La
legittimità per un musulmano, nel riferirsi alle rivelazioni quali
Torah, Salmi e Vangelo (tutti riconosciuti come Libri Rivelati) ha
il suo limite nel considerare vere le affermazioni di queste che
trovino conferma nel Sublime Corano, astenersi dal considerare
quelle che non trovino riscontro nel Corano, ma che non contrastano
con esso, ed infine rigettare come adulterazioni quelle in contrasto
con la Rivelazione coranica. AbdAllàh ibn ‘Amr ibn al-‘As
tramanda che il Profeta(*) disse: “Diffondete il messaggio,
fosse anche per un solo verso, e riportate dai Banu-Israìl1,
non vi è nulla di illecito; e chi mente deliberatamente sul mio
conto, occuperà il suo seggio nel Fuoco!”. Trascritto da
Bukhari. Ciò
premesso esamineremo dalla Bibbia quei versi che, evidentemente
informano riguardo al Profeta Muhammad(*) ed alla sua missione
apostolica. Uno
dei maggiori pregiudizi è considerare come benedetta da Allàh in
Abramo, solo la stirpe di Isacco, quella israelita. Ammettendo come
il “Vecchio Testamento”, rappresenti la tradizione, la storia ed
il mito del popolo ebraico, risulta scontato come sottolinei la giudaicità
nel rapporto creazionale, cioè si dedichi sostanzialmente ai
profeti israeliti e del rapporto loro con Dio. Ma è legittimo
pensare che Dio si rapporti con altre comunità? Senza esitazioni
rispondiamo si. “Ecco
la mia alleanza con te: tu diventerai padre di una moltitudine di
nazioni…Farò sussistere la mia alleanza con te e con la tua
discendenza dopo di te, di generazione in generazione, quale
alleanza perenne, per essere il Dio tuo e della tua discendenza dopo
di te.” Genesi;
17/4 e 7 In
virtù dell’Alleanza Iddio prometterà gloria e terra ai
discendenti di Abramo, è noto poi l’allontanamento verso il Paran2
di Agar e del primogenito di Abramo: Ismaele, occasione nel quale
Iddio riaffermerà la benedizione su di esso: “Dio udì la voce
del fanciullo e l’Angelo dal cielo le disse: “Che hai tu Agar?
Non temere, perché Dio ha ascoltato la voce del ragazzo là dove si
trova. Alzati! Solleva il ragazzo e stringi con la tua mano la sua,
perché Io ne farò una grande nazione!” Genesi;21/17parziale A
questo punto pare che Ismaele e la sua progenie non abbia più alcun
ruolo significativo nella Bibbia, ma non è così: “Questa è
la benedizione con cui Mosè, uomo di Dio, benedisse i figli di
Israele prima di morire. Disse: Il Signore è venuto dal Sinai,
sorse per essi da Seir; brillò dal monte Paran…” Deuteronomio;
33/1-2 Stando
a questi versi Iddio si manifestò sul Sinai con il primo codice
dato a Mosè, suscitò per essi(giudei) in Seir(un monte in
Palestina)e con tutta probabilità si riferisce a Gesù ed al
Vangelo, e brillò dal monte Paran, là dove sono i discendenti di
Ismaele! Chiaro riferimento a Muhammad(*) e al Sublime Corano.“Io
susciterò loro un profeta in mezzo ai loro fratelli e gli porrò in
bocca le mie parole ed egli dirà loro quanto gli comanderò. Allora
chi non ascolterà le Mie parole, che dirà in nome Mio, gliene
chiederò conto.” Deuteronomio; 18/18 L’identità
del Profeta menzionato rimane un mistero, i tentativi di farla
aderire al Messia trova proprio nei vangeli l’ostacolo maggiore: “Ora,
questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli
mandarono da Gerusalemme sacerdoti e leviti per domandargli: “Tu,
chi sei?”. E professò e non negò e professò: “Io non sono il
Cristo”. Gli domandarono: “Chi sei tu allora? Sei Elia?”. Egli
dice: “Non lo sono”. “Sei il Profeta?” Rispose:“No”. Giovanni;
19/2 Da
ciò si deduce che il Battista non è né l’Elia, né il Messia e
tantomeno il Profeta, ma in Matteo; 11/13-15
l’evangelista fa dire a Gesù: “Infatti tutti i
profeti e la legge fino a Giovanni l’hanno annunziato. E se volete
capirlo, egli è l’ Elia che deve ancora venire. Chi ha orecchi,
intenda”. A parte la contraddizione nelle dichiarazioni del
Battista e di Gesù, si concretizza una certa definizione delle
identità: Giovanni sarebbe l’Elia, Gesù è il Messia, ma il
Profeta allora chi è? Basterà leggere ancora dai testi biblici per
fare chiarezza a tale mistero. Verso
la fine della sua missione Gesù annuncia, secondo l’evangelista
Giovanni, alcuni degli avvenimenti futuri in questi termini: “Ma
io vi dico la verità: è meglio per voi che io parta; perché se
non parto, il Paraclito3 non verrà a voi”. Giovanni
16/7 ______________________________________________________________________________ 1-
Riportate cioè le loro tradizioni, ebrei, o quelle da loro
trasmesse(tratto da :Il Giardino dei Devoti. S.I.T.I.) 2-
Genesi; 21/21 E
ancora: “Ancora ho molte cose da dirvi, ma non le potete
portare per ora. Quando verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà
in tutta la verità. Non parlerà infatti da se stesso, ma quanto
sentirà dirà e vi annunzierà le cose venture”. Giovanni;
16/12-13-14. Il
Messia sa di non essere il Sigillo dei profeti, difatti svela agli
apostoli la prossima venuta di colui al quale “l’obbedienza dei
popoli” è dovuta, come profetizzato anticipatamente all’inizio
del rapporto tra Dio e l’umanità, smentendo la convinzione che
alla casa di Israele appartenga l’esclusivo privilegio di guida
religiosa dell’umanità, affermazione, peraltro,
in contrasto con i testi: “Non sarà tolto lo scettro da
Giuda né il bastone del comando tra i suoi piedi, finché verrà lo
Shiloh4 a cui è dovuta l’obbedienza dei
popoli”. Genesi; 40/105 Con
quanto mostrato si afferma senza dubbio alcuno che la missione
profetica non si conclude con Gesù il Messia figlio di Maria, ma il
sigillo sarà posteriore e si manifesterà dal Paran,terra di
Ismaele, della discendenza di Abramo, e sarà il Profeta che
proferirà ciò che Egli gli avrà rivelato, e la sua missione sarà
rivolta a tutti i popoli: ﴾…La
Mia misericordia abbraccia ogni cosa. Io
la ascriverò a coloro che [Mi] temono e pagano la zakat, a
coloro che nei Nostri segni credono. -,
Coloro che seguiranno il Mio Messaggero, il Profeta illetterato6
che essi trovano annunciato presso di loro nella Torah e nell'Ingil(Vangelo),
che ordinerà lo azioni lodevoli e le biasimevoli proibirà, che
dichiara loro lecite le cose buone e illecite le immonde e li
allevierà dei legami e delle catene che pesano su di loro. Coloro
che crederanno in lui, lo onoreranno, lo assisteranno e seguiranno
la luce che è scesa con lui, invero prospereranno» .-,Di':
« Uomini, sono io il Messaggero di Allah a voi tutti inviato da
Colui al Quale appartiene il Regno dei cieli e della terra. Non c'è
altro dio all'infuori di Lui, Colui che dà la vita e dà la morte.
Credete dunque in Allah e nel Suo Messaggero,il Profeta illetterato
che crede in Allah e nelle Sue parole, e seguitelo, a ché per
avventura possiate essere diretti al bene».﴿
VII; 156/158 3-
Riguardo il significato di questo termine si ha molta incertezza: paràkletos
sta per consolatore; ma la figura del consolatore appare
estranea al pensiero di Giovanni, (citazione dalla enciclopedia
della Bibbia-Torino Leumann1971, vol.V, p.503) . Un’ altra
possibile lettura del vocabolo è perìkletos che in greco
significa “assai celebrato”, “molto lodato”, “
glorificato”; ed ha valore di nome proprio. Conoscendo la lingua
araba è facile riferire questa profezia a Muhammad(*), il nome del
quale significa proprio “molto lodato”. 4-
Dall’ebraico shiloh
che
significa “inviato” “ colui che viene”. Vedi Giovanni; 9/7 “Và
e lavati alla piscina di Siloe(che significa inviato)”
dalla Bibbia ebraica:
יבא
שילה
= colui che viene 5-
la traduzione cattolica CEI; differisce da “La Bibbia- nuovissima
versione dai testi originali” ed. San Paolo, dove il termine
Shiloh viene colpevolmente eliminato stravolgendo il senso
fondamentale del verso, che sottolinea il passaggio della guida
dell’umanità, dalla casa di Giuda(Gesù discende da Giuda) a
colui al quale appartiene. 6- Ummiyy; Tradotto con illetterato, senza una scrittura o cultura di riferimento, e non con gentile che sarebbe sinonimo di pagano. Muhammad Il Sigillo dei Profeti | Edizioni del Càlamo | Libri Islamici |
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