Muhàmmad Messaggero di Dio A cura di al-Shàykh 'Abdu-r-Rahmàn Pasquini |
Personalità del Profeta Il
Profeta era un uomo mite, giusto. virtuoso e generoso quant’altri
mai. Se aveva a disposizione del denaro. non andava mai a dormire
senza averlo distribuito prima tra i poveri. Mangiava tutto e non
schifava nessun cibo. ma la sua alimentazione era costituita
principalmente da datteri, orzo. pane e olio, pane e aceto. Quando
non c’era da mangiare, per calmare i morsi della fame, si metteva
sull’addome una pietra. Non mangiava stando sdraiato sulla schiena
e neppure sul fianco. Non solo non mangiava mai a crepapelle. ma,
fino a quando incontrò il suo Signore, raramente accadde che
potesse mangiare del pane per più di tre giorni di fila. Quando una
calzatura si rompeva, era lui che se l’aggiustava ed era lui che
si rammendava i vestiti e metteva a essi delle toppe. quando
necessario. Quando non era occupato nel culto e nell’insegnamento,
stava in casa e aiutava le mogli nelle faccende domestiche. Mungeva
personalmente le capre e aiutava i garzoni a macinare il grano. In
lui era assoluto il rifiuto di ogni illecito nel rapporto coi sessi,
a cui era associato il culto di una franca riservatezza e di una
composta modestia. Non rifiutava l’invito del ricco, ma nemmeno
quello del povero. Quando gli facevano dono di qualcosa da mangiare
a titolo di regalo lo gradiva e lo mangiava, si trattasse pure di un
bicchiere di latte o di yogurt non accettava, invece. per sé
l’elemosina (s ma dopo averla presa la distribuiva ai bisognosi.
Era affettuoso con i bambini e con i poveretti. facendo di tutto per
accontentarli nelle loro richieste. Non si arrabbiava, quando lo
offendevano, mentre andava in collera solo quando era offeso Dio.
Era irremovibile nella giustizia e nella verità. Anteponeva gli
altri a se stesso e non temeva né la povertà né l’avarizia.
Accettava gli inviti alle feste di matrimonio, andava a far visita
agli ammalati e prendeva parte ai funerali. Aveva in sommo grado la
dote dell’umiltà, grande era la sua tranquillità spirituale e
gli era sconosciuta l’ostentazione e la superbia. Non era attirato
dalle cose terrene, per cui vestiva con semplicità e mangiava come
si alimenta la gente comune. Quando si spostava, andava in groppa a
cavallo, cammello, asino o mulo senza sfarzo. ma camminava anche a
piedi. Gradiva il profumo ed era disturbato dai cattivi odori.
Sedeva con i poveri e mangiava con gli indigenti. Era contento
quando vedeva la gente comportarsi bene. Manteneva buoni rapporti
con i familiari, ma senza favoritismi. Non ruppe mai i suoi rapporti
con qualcuno, accettava sempre le scuse di chi lo aveva offeso,
quando gli venivano offerte. Non disdegnava di esprimersi in maniera
garbatamente arguta e con finalità di spasso o di allegria e nel
parlare diceva sempre la verità. Quando rideva, non lo faceva mai
in modo sguaiato, anzi, si può dire, clic più che ridere,
sorrideva. Apprezzava il sano divertimento e lui stesso si divertiva
facendo gara di corsa con la moglie, dove una volta vinceva lui e
una volta lei, Sopportava con pazienza le persone moleste e, quando
capitava, il comportamento duro e cattivo nei suoi confronti da
parte di persone ignoranti della verità. Ogni persona che aveva
occasione di stare con lui, pensava di essere più vicina al suo
cuore di qualsiasi altro. Non si è mai comportato con disprezzo
verso una persona di bassa condizione sociale, né mai ha avuto
timore reverenziale nei confronti (li principi e re. Invitava tutti
a essere servi di Dio, sullo stesso livello. Era privo di lettere,
non sapendo né leggere né scrivere. Era nato orfano di padre ed
era rimasto orfano anche di madre all’età di sei anni. In un
ambiente governato dal]’impostura e dalla perfidia, il suo
comportamento corretto e leale gli aveva fatto guadagnare gli
epiteti di” il veritiero” e “il meritevole di fiducia’’.
Sposò la prima moglie a venticinque anni. quando lei ne aveva
quaranta, e, in una società in cui vigeva il costume di poligamia
illimitata, visse con lei in matrimoni o monogamico per ventisei
anni. coniugandosi soltanto dopo essere rimasto vedovo. Ricevette la
rivelazione all’età di quaranta anni e si dedicò alla Missione
apostolico-profetica affidatagli da Dio, rifulga lo splendore della
Sua Luce. anima e corpo. Numerosi sono gli episodi che dimostrano la
sua umanità e la sua bontà. Esortava alla pazienza. impediva la
violenza e l’imprecazione, incitava alla misericordia. Un ebreo di
Medina. che abitava vicino a lui, ogni giorno gettava le immondizie
di casa sua davanti alla porta del Profeta, il quale la rimuoveva.
Un giorno, il Profeta non trovò l’immondizia e subito chiese
notizie dell’ebreo saputo che era malato, andò a visitarlo,
augurandogli la guarigione (l’ebreo, riconosciuta in lui la dignità
di Profeta, si convertì all’Islàm). Un giorno, al passaggio del
funerale di mi ebreo, egli si alzò in segno di rispetto. Gli fu
fatto notare che era un ebreo al che lui disse: “Non è forse
anch’egli una creatura umana?” (o come disse). Un giorno, un
beduino. prendendolo violentemente per il vestito, urlando esigeva
da lui la restituzione di qualcosa. Omar intervenne e stava per
mettere le mani addosso al beduino, ma il Profeta lo fermò dicendo:
“O Qmar, fermati! Quello che devi fare è quello di dire a me di
pagare i miei debiti e di dire a lui di non comportarsi in questo
modo!” (o come disse). Un’altra volta, vide un uccello
svolazzare con strida intorno a un gruppo di Compagni e, notato che
essi avevano in mano dei nidiaci, disse: “Restituite subito i
figli a quella mamma!”(o come disse). Un giorno, qualcuno gli
chiese l’amnistia per una donna nobile della Mecca che aveva
commesso un furto. Il Profeta disse: “Se Fatima, la figlia di Muhàmmad,
rubasse, le taglierei la mano, come è sta- Lo ordinato da Dio”!
(O come disse). Esortava al rispetto degli animali, proibendo di
maltrattarli e ordinando di rispettarli. Fece l’esempio di
quell’uomo al quale, per aver dato da bere a un cane assetato, Dio
perdonò tutti i peccati e di quella donna che meritò l’inferno
per aver lasciato morire di fame un gatto, dopo averlo chiuso in una
gabbia. Esortava al rispetto dell’ambiente. ordinando di non
inquinarlo. Muhammad Messaggero di Dio | Edizioni del Càlamo | Libri Islamici |
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