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Muhàmmad Messaggero di Dio

A cura di al-Shàykh 'Abdu-r-Rahmàn Pasquini

Gli eventi più importanti della sua vita

◊ Nasce alla Mecca, orfano di padre, il 22 aprile 570 dC, cor— rispondente al 12 di Rabì l° dell’anno 53 prima dell’Egira.

◊ All’età di 6 anni, resta orfano di madre. È preso dal nonno.

◊ All’età di 8 anni, alla morte del nonno, viene preso dello zio paterno Abu Tālib.

◊ All’età di 12 anni accompagna lo zio in Siria. Durante il viaggio, a Busra, un monaco cristiano riconosce in lui il Profeta annunciato da Mosè e da Gesù.

◊ All’età di 23-24 anni secondo viaggio in Siria, questa volta come fiduciario commerciale di una imprenditrice meccana di nome Khadīgiah.

◊ All’età di 25 anni matrimonio con Khadīgiah.

◊ All’età di 35 anni fa da. arbitro nella disputa tra i maggiorenti delle famiglie importanti della Mecca che si contendono il privilegio della collocazione della Pietra Nera al suo posto nello spigolo della Nobile Kà’bah.

◊ All’età di 40 anni riceve l’Investitura Apostolico-Profetica e la prima Rivelazione Coranica nella Notte del Destino, per mezzo dell’arcangelo Gabriele durante il mese di Ramadàn, nella grotta del monte Hirà’. Poco dopo inizia la predicazione privata del messaggio base dell’Islàm: “Nessuno ha titolo per essere adorato tranne Dio, Muhàmmad è Apostolo di Dio”.

◊ Al terzo anno dall’investitura Apostolico-Profetica dà inizio alla Predicazione pubblica. Comincia la repressione da parte dei conservatori della classe dominante meccana.

◊ Dal quinto al settimo anno la persecuzione è in continuo crescendo e nel settimo anno il Profeta e l’intera famiglia Hascemita vengono messi al bando e confinati nella valle di Shì’b.

◊ Nel nono anno il bando viene revocato per motivi di opportunismo politico e viene posto fine al confino.

◊ Nel decimo anno della profezia, chiamato Fanno della sofferenza, muoiono a pochi mesi di distanza, lo zio Abu Tālib che lo aveva cresciuto e l’aveva protetto con il suo prestigio dall’odio dei dirigenti della Mecca e Khadīgiah, l’amatissima moglie che lo aveva sostenuto sempre nei momenti più difficili della Missione. La notte del 27 del mese di Ragiab del decimo anno avviene il miracolo di al-Isrà’ wa l-Mi’ràğ. Il Profeta viene trasportato nell’arco di una sola notte dalla Mecca a Gerusalemme, presso la Moschea Al-Aqsā, da Gerusalemme alla Presenza divina e dalla Presenza divina alla Mecca.

◊ Nel dodicesimo anno la predicazione, benché contrastata in ogni modo, continua, e il Profeta riceve il primo giuramento di Aqaba da un gruppo abitanti di Yàthrib convertiti all’Islàm.

◊ Nel tredicesimo anno avviene il secondo giuramento di Aqaba sempre da parte di abitanti di Yàtlirib, che invitano il Profeta a trasferirsi nella loro città. Ne]lo stesso anno la dirigenza meccana trama per uccidere il Profeta e organizza un complotto, ma il Profeta sfugge all’attentato alla. sua vita e con uno dei Compagni della prima ora, il fido Abu Bàkr, il 27 del mese di Safar, parte dalla Mecca diretto a Yàthrib, inseguito dai bounty killers assoldati dalla dirigenza meccana per ucciderlo. L’otto di Rabì‘u-l-àwwal (settembre del 622 dC), entra a Yàthrib, che diventa Medinatu-n-Nabiyy (la città del Profeta).

◊ Anno 1° dell’Egira. Fonda la Moschea a Medina.

◊ Anno 2° dell’Egira: Battaglia di Bàdr. Alla testa di 313 uomini, con l’aiuto di Dio, porta alla miracolosa vittoria i Musulmani sulle preponderanti forze della miscredenza.
◊ Anno 3° dell’Egira. Battaglia di Uhud. I Meccani in cerca di rivincita arrivano alle porte di Medina e nei pressi del monte Uhud avviene lo scontro che, dopo alterne vicende, si risolve in un nuovo clamoroso insuccesso della dirigenza meccana.

◊ Anno 5° dell’Egira. Medina viene assediata dalla confederazione giudaico-idolatrico-beduina. Il Profeta dirige la difesa e, con l’aiuto possente di Dio, la vittoria arride ai Musulmani.

◊ Anno 6° dell’Egira. Trattato di Hudaybiyah con cui il Profeta conviene un armistizio decennale con la dirigenza meccana.

◊ Anno 7° dell’Egira. Conquista dell’oasi di Khàybar e sottomissione dell’insediamento giudaico, i cui dirigenti stavano cospirando con le tribù beduine per attaccare Medina.

◊ Anno 8° dell’Egira. I Meccani violano il trattato di Hndaybiyah. Il Profeta muove da Medina con l’armata islamica per la liberazione della Mecca dal dominio idolatrico-politeistico. Il 20 Ramadàn il Profeta entra senza colpo ferire alla Mecca, che si arrende a discrezione senza opporre resistenza all’armata islamica. Il Profeta compie la purificazione della Nobile Ka’ba dall’abominio degli idoli, abbattendoli uno a uno sotto gli sguardi allibiti dei Meccani, che si attendono lo scatenarsi dell’ira degli dei su Muhàmmad. Rivelatasi vana l’attesa, avviene la conversione generale dei Meccani all’Islàm, che giurano fedeltà al Profeta. Egli chiese loro: ‘‘O Coreisciti, come pensate che io stia per trattarvi?”. Risposero: “O nobile fratello e figlio di nobile fratello, Non ci aspettiamo da te null’altro che bene!”. Disse: ‘‘Io vi dico quello che disse Giuseppe ai suoi fratelli: ‘Oggi, non c’è biasimo alcuno contro di voi. Andate in pace: siete liberi!”.

◊ Battaglia di Hunàyn e vittoria sulla coalizione anti islamica delle tribù beduine del sud (Shawwal).

◊ Anno 9° dell’Egira: Il Profeta guida la spedizione contro l’Impero Bizantino, In attesa dell’iniziativa militare del nemico. l’armata islamica si attesta a Tabùk. sulla pista carovaniera the congiunge lo Yemen a Damasco. Durante la sosta a Tabùk, che si protrasse per circa un mese il Profeta rivolge ai fedeli la famosa allocuzione, passata alla storia come la Khùtba di Tabùk.

◊ Anno l0° dell’Egira: Il Profeta va in Pellegrinaggio alla Mecca; 9 di Zulhìggiah, dalla piccola altura nella piana d Arafàt, fa una Khùtba, detta poi la Khùtba dell’addio, Il 14 di Zulhìggiah compiuti i tre giorni rientra a Medina. molto affaticato. Negli ultimi giorni di Safar (due mesi dopo il rientro a Medina) ha inizio l’ultima fase della malattia, che si conclude il 12 Rahi‘u-l-àwwal, nel quale il Profeta rende l’anima a Dio.

Pochi giorni prima di morire il Profeta fa nella Moschea una Khùtba tanto commovente che i fedeli piangono. Uno di loro dice: “O Apostolo di Dio, la tua Khùtba ha il sapore di un discorso d’addio. Dacci delle direttive!”, il Profeta allora dice:

Vi consiglio il Timore di Dio, Possente ed eccelso Egli è, e l‘obbedienza, Obbedite anche se a comandarvi sarà stato scelto uno schiavo nero. Sappiate che non molto tempo dopo la mia dipartita avverranno gravi rivolgimenti, ma voi attenetevi scrupolosamente alla mia Sunna e a quella dei miei successori ben guidati ortodossi. Guardatevi da ogni cambiamento, perché ogni cambiamento è eresia, ogni eresia è fuorviamento  e ogni fuorviamento ha per esito il fuoco’’.

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1) I nomi dei 12 mesi del calendario lunare arabo-islamico sono: Muhàrram, Sàfar, Rabì primo, Rabì secondo, Giumàda primo, Giumada secondo, Ragiàb, Shabàn, Ramadàn, Shawwàl, Zulqàda, Zulhìggiah.

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