La Storia dei Profeti Mamdouh AbdEl-Kawi Dello Russo |
Muhammad (pace e benedizione su di lui) Il Corano e gli Hadith Il
Corano era stato imparato a memoria e scritto su materiale di vario
tipo: foglie, pietre, scapole di cammello o di montone, sin dai
tempi del primo Califfo Abu Bakr, che affidò a Zayd Ibn Thabit, il
segretario principale del Profeta (*), il compito di raccogliere
tutti i frammenti scritti del Corano. Rimase in custodia ad Abu Bakr
e poi al secondo Califfo Omar, che affidò ad una delle mogli del
Profeta (Hafsah), sua figlia. Alla morte di Omar, il terzo Califfo
Uthman decise di mettere in ordine e per iscritto il Corano, in modo
che si potesse leggere come un libro, ne fece fare diverse copie
dell’originale e le inviò a vari centri del mondo islamico. L’ho
spiegato anche nel libro “Ehdina siràta-l-mustaqìm/ Mostraci la
Retta Via”. Il Corano era stato imparato a memoria e scritto su
materiale di vario tipo: foglie, pietre, scapole di cammello o di
montone, sin dai tempi del primo Califfo Abu Bakr, che affidò a
Zayd ibn Thabit, il segretario principale del Profeta, il compito di
raccogliere tutti i frammenti scritti del Corano. Rimase in custodia
ad Abu Bakr e poi al secondo Califfo Omar, che affidò ad una delle
mogli del Profeta (Hafsah), sua figlia. Alla morte di Omar, il terzo
Califfo Uthman decise di mettere in ordine (non di riscrivere, ma
copiare) il Corano, in modo che si potesse leggere un libro, ne fece
diverse copie dell’originale –significa identiche
all’originale- e le inviò a vari centri nel mondo islamico. Gli
Hadith del Profeta (non il Corano), sono stati controllati
accuratamente, uno ad uno, per distinguere i veri dai falsi e ciò
è stato fatto per evitare l’errore dei cristiani e degli ebrei,
così eliminarono tutto ciò che non era sicuro. Ogni cosa scritta
nel Corano è la Vera parola di Dio. Iddio l’Altissimo rivelò il
Corano a Muhammad (*), la versione di Uthman è quella definitiva.
La verità è quella che avete appena letto. Le copie del Corano
esistenti nel mondo, sono versioni identiche a quella “uthmanica”,
quindi, al vero Corano. “Il
Corano, il cui solo suono commuove uomini, donne e bambini fino alle
lacrime”. La
recitazione del Corano è una forma d’arte altamente
sviluppata. Esistono due tecniche: una lettura a grande effetto
musicale Tajwìd e un lento salmodiare Tartìl più semplice. L’esigenza
di interpretare il Corano nacque subito dopo la morte del
Profeta (*). I compagni del Messaggero di Allah e i loro successori
fecero delle analisi e commenti, ma i primi commenti scritti
apparsero verso la fine del nono secolo. I
commentari più importanti sono: Al-Tabari
(m.923) Al-Wahidi
(m. 1076) Al-Zamakhshari
(m.1144) Al-Razi
(m.1209) Al-Qurtubi
(m.1273) Ibn
Kathìr (m. 1373) Il
Corano è stato interpretato in chiave: teologica, letteraria,
giuridica e razionale, e i mistici cercano i significati
“reconditi”. Il
Corano “Il cui solo suono commuove uomini, donne e bambini fino
alle lacrime” ha delle traduzioni che non sono la stessa
cosa dell’originale, con significati completamente diversi, come
avviene nella traduzione di N. J. Dawood. Dawood:
“l’idolatria è peggio della carneficina” Significato
coranico: “L’oppressione è peggio dell’assassinio” Dawood:
“Le orde” Significato
coranico: “le folle” Dawood:
“uomini da ‘accoppiare con caste vergini’” Significato
coranico: “ci siano per loro spose pure”
Durante
la vita del Profeta Muhammad, gli Hadith “detti e fatti del
Profeta” venivano registrati dagli scrivani e dai suoi compagni
su: papiri, bastoncini di palma, cuoio ecc., oppure imparati a
memoria. “Questi
sono i detti del Profeta che io ho annotato e che poi gli ho riletto
perché correggesse i miei errori”. Diceva
il giovane Anas, che accompagnava il Profeta notte e giorno. I
primi studiosi musulmani hanno setacciato milioni di Hadith. Al
Bukhari (m. 870) raccolse 6 milioni di presunti Hadith, ma accettò
come autentici solo 7275. Muslim (m.875) ne raccolse più di 3
milioni. Ma ne mantenne solo 9200. Oltre Bukhari e Muslim ci sono
quelli di Tirmidhi, Ibn Magahi, Abu Da’ud e Al-Nasa’i. Ma
come avveniva la scelta: 1-Analisi
testuale 2-Analisi
biografica dei trasmettitori 3-Verifica
dell’esattezza cronologica 4-Esame
minuzioso di parametri linguistici e geografici 5-Autenticazione
dei documenti orali e scritti. Quindi
possiamo esserne sicuri al cento per cento sull’autenticità,
visto il duro lavoro di selezione. Disse
Aisha: “Mio
padre (Abu Bakr) aveva una raccolta di 500 Hadith. Una notte notai
che era molto inquieto. Si girava nel letto e non poteva dormire. Mi
preoccupai e chiesi: -Stai soffrendo per qualche disturbo o qualcosa
ti preoccupa?- Non rispose, rimanendo agitato per tutta la notte. Il
giorno dopo mi chiamò e disse:-Portami la raccolta di Hadith che ti
ho dato in custodia-. Portai il libro e lui fece un fuoco e lo bruciò.
Disse : -La raccolta conteneva molti Hadith che avevo sentito da
altre persone. Pensavo che se fossi morto e avessi lasciato un
Hadith accettato come
autentico per causa mia ma che in realtà non è tale, avrei dovuto
rispondere anche per quello”. Anche
il Corano è autentico. Molte
persone che avevano memorizzato il Corano persero la vita durante
diverse battaglie, Omar allora si recò da Abu Bakr e disse: “Molti
Huffaz (coloro che conoscevano a memoria il Corano) sono stati
uccisi. Ho paura che perderemo una buona parte del Corano se
combattiamo altre battaglie e continuiamo a perdere questa media di
Huffaz. Per questo, suggerisco che il Corano sia raccolto e
preservato nella forma di un solo libro completo”. Abu
Bakr osservò: “Come
posso ardire a fare qualcosa che non è stata fatta durante la vita
dell’inviato di Dio (pace e benedizione su di lui)? Ma
Omar sollecitò Abu Bakr fino a quando lo convinse, e chiamò Zaid
ibn Thabit (che Dio sia compiaciuto di lui). Come
abbiamo già detto, Zaid ibn Thabit era il segretario principale del
nostro Profeta (*). Perse il padre a 6 anni e circa 11 quando si
offrì di combattere per la battaglia di Badr, permesso naturalmente
negato. Conosceva molto bene il Corano ed aveva una cultura
superiore alla media, e disse: “Quando
fui presentato all’Inviato di Dio (*) lo informarono che avevo
memorizzato 17 Sure del Corano. Per mettermi alla prova mi ordinò
di recitarne qualcuna. Recitai la Sura Al Kahf: mi ricompensò con
le sue parole di apprezzamento. In 15 giorni (sotto richiesta del
Profeta) appresi l’ebraico ed in seguito cominciai a tenere per
lui la corrispondenza”. Sembra
che apprese anche la lingua siriana in 17 giorni, sempre sotto
richiesta del nostro Profeta (pace e benedizione su di lui). Anche
Ibn Abbas memorizzò l’intero Corano da bambino, sin dall’età
di 10 anni. Abdullah
ibn Mas’ud disse di lui: “Ibn
Abbas è il più grande esegeta del Corano”. Molti Sahabah
andavano da lui per comprendere meglio il Corano. Il
Profeta (*) chiese a Dio: “O
Dio, concedigli (a Ibn Abbas) la comprensione della Religione ed
insegnagli la spiegazione (dei versetti del Corano)”. Ci
sono gli Hadith Qudsi, che contengono l’espressione “Dio
disse” e gli Hadith Nawawi, che trasmettono solo detti e fatti del
Profeta. Hadith
Qudsi a differenza degli altri non risale la sua autorità (sanad)
al Profeta, ma Allah. Il
termine “Qudsi” significa “Sacro” o “Santo”. Jurnai
(m. 816) ha detto: “Un
Hadith Qudsi proviene da Allah per quanto riguarda il significato;
quanto all’espressione verbale, essa proviene dall’Inviato di
Allah e ciò che Allah, sia egli esaltato, ha comunicato al suo
Profeta attraverso la rivelazione, od in sogno, e Muhammad, lo ha
poi trasmesso con le proprie parole. Così il Corano è superiore al
Hadith, perché oltre ad essere rivelato da Allah, è letteralmente
parola divina”. Quindi
con Hadith profetico si conclude la catena di autorità (sanad) con
il Profeta (*), mentre Hadith Qudsi il riferimento finale è Allah. Eccone
uno. Da
Abu Hurayrah, Allah sia soddisfatto di lui, l’Inviato di Allah, la
Grazia e la pace divina siano su di lui, ha detto: “Allah
ha detto: ‘I figli di Adamo maledicono il tempo, ma io sono il
tempo, nella mia mano vi sono la notte ed il giorno’”. -Lo
ha trasmesso Bukhari (e così Muslim)-. Ecco
invece un Hadith Nawawi. “L’Inviato
di Allah disse: ‘Tutti
i membri della mia comunità entreranno in Paradiso, eccetto chi
rifiuta’. Chiesero:
‘E chi rifiuta, Inviato di Allah?’. Rispose:
‘Chi mi avrà obbedito, entrerà in Paradiso, e chi mi sarà stato
ribelle, ha già rifiutato’. -Lo
ha trasmesso Al-Bukhari- Capito
le differenze? Nel
primo Hadith “Qudsi” inizia sempre con “Allah ha detto”,
mentre nel secondo Hadith “Nawawi” inizia con “l’Inviato
di Allah disse”. |
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