La Storia dei Profeti Mamdouh AbdEl-Kawi Dello Russo |
Giobbe (Ayyub) Giobbe
(pace su di lui) era il nipote di Esaù, ed era immensamente ricco
in greggi, terre e beni di ogni tipo. Aveva molti figli e
ringraziava e lodava a ogni ora l’Onnipotente, e Allah lo elevò
alla dignità di Profeta, perché era l’uomo più pio e più
caritatevole del suo tempo. E’
il simbolo della pazienza. Satana nutriva contro di lui l’odio più
violento che mai avesse concepito, perché umiliato per non essere
riuscito a sedurlo con alcun mezzo. Col tempo il corpo di Giobbe si
ammalò: un’infiammazione così perniciosa che la pelle e la carne
caddero a pezzi come per effetto della lebbra; ma il Profeta non
lanciò alcun gemito, non diede alcun segno di dolore e continuò
sempre a lodare Allah. “E
si rivolse Giobbe al suo Signore: ‘Il male mi ha colpito, ma Tu
sei il più misericordioso dei misericordiosi!’. E gli rispondemmo
e lo sollevammo dal male che lo affliggeva e gli restituimmo la sua
famiglia e un’altra ancora, segno di misericordia da parte Nostra
e Monito per coloro che Ci adorano”. (Sura
XXI, V. 83-84) “E
ricorda il Nostro servo Giobbe, quando chiamò il suo Signore:
‘Satana mi ha colpito con disgrazia e afflizioni’. ‘Batti il
tallone: avrai acqua fresca per lavarti e per bere’. Gli
restituimmo la sua famiglia e con essa un’altra simile, segno di
misericordia da parte Nostra e Monito per coloro che sono dotati di
intelletto. Gli ordinammo: ‘Stringi nella tua mano una manciata
d’erba, colpisci con quella e non mancare al tuo giuramento’. Lo
trovammo perseverante, un servo ottimo, pronto al pentimento”. (Sura
XXXVIII, V. 41/44) Il
Profeta Muhammad disse che Giobbe passò ben 18 anni abbandonato da
tutti senza chiedere e pretendere nulla da Dio. Perse
tutto: ricchezze, figli e salute, Allah lo ricompensò e guarì. |
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