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Quaranta Hadith Qudsi

A cura di Dr. Mujahed Badaoui

Il Hadith Qudsi

2. La distinzione tra hadīth qudsī e sacro Corano

 Come riportato dal Mullā al-Qārī nella citazione precedente, il sacro Corano č stato trasmesso attraverso i secoli, nelle sue Parole rivelate, tramite il tawātur, mentre il hadīth qudsī č stato trasmesso in versioni riportate da catene di individui (āhād). Il hadīth qudsī inoltre, per quanto riguarda la determinazione della sua autenticitą, č soggetto alle stesse regole rigorose alle quali č sottoposto il hadīth profetico; infatti la loro autenticitą puņ essere considerata come attendibile e buona o come debole e dubbiosa, a seconda che aderiscano ai requisiti di queste regole.

Altre differenze tra hadīth qudsī e sacro Corano, in aggiunta a quelle date da al-Qārī, si basano sulla motivazione che il sacro Corano č diviso in capitoli e versi; che chi lo recita č ricompensato dieci volte per ogni lettera recitata[1]; che Allāh, l’Altissimo, ha promesso di preservarlo da mutamenti ed alterazioni[2]; che nel citarlo bisogna riportarne le esatte parole e non solamente il significato.


[1] Vedi il hadīth profetico: “Colui che recita una lettera dal Libro di Allāh riceverą una benedizione del valore di dieci benedizioni”. Lo ha trasmesso Tirmidhī come hadīth buono ed attendibile (hasan sahīh).

[2] Vedi Cor., XV:9: “In veritą Noi abbiamo rivelato la Scrittura e in veritą Noi la preserveremo”.

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