Il ritorno all'Islam di Iusuf Fabrizio (Taranto) |
Nel nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso. Lode ad Allah, il Signore dei mondi, e pace e benedizione sul Profeta Muhammad. Pace, benedizione e misericordia di Allah sia su di voi. La storia di come ho trovato l'Islam, ma sarebbe meglio dire il contrario, e come è cambiata in seguito la mia vita, è una storia semplice ma ricca di particolari. Mi chiamo Iusuf Fabrizio, sono nato a Taranto nel 1985 da una famiglia numerosa. Fin da piccolo ho ricevuto l'educazione religiosa che ricevono quasi tutti in Italia: qualche anno di catechismo una volta alla settimana, ogni tanto la domenica a messa e qualche lezione di religione a scuola. Della mia infanzia ricordo che pensavo molto ed ero curioso e sensibile, soffrivo spesso tanto per piccole cose e cercavo una direzione senza trovarla, peccando spesso d'orgoglio e ribellione. Frequentando la chiesa sentivo l'importanza della religione e il dovere di pregare e ringraziare il Signore, ma avevo una visione assai confusa. Anzitutto vi erano tante domande cui non avevo mai ricevuto risposte soddisfacenti, queste riguardavano la presunta trinità e la presunta divinità di Gesù, la Pace sia su di lui, così come altri elementi. Poi ero profondamente turbato dalla forte ipocrisia della comunità cristiana che mi circondava, certamente vi erano e vi sono credenti sinceri, ma in grande parte ciò che viene insegnato è lontano da ciò che si fa' nella vita reale. Il Ricordo di Allah, che per noi musulmani è un fondamento, e si perpetua anzitutto nella preghiera rituale ben cinque volte al dì, era pressoché assente; la religione aveva i suoi spazi limitati e parlarne al di fuori di essi sembrava anche fastidioso. Gli insegnamenti biblici poi è risaputo che sono stati alterati dalla tradizione ecclesiale, a partire da San Paolo e San Pietro, per poi arrivare ai Papi e i Concili. Questo è un fatto assodato ed accettato dalla dottrina cattolica, vi è quindi una "coerenza" interna a riguardo, ma al tempo stesso vi è l'incoerenza verso il Testo Sacro. Chi è l'uomo per stabilire cosa è giusto e cosa è sbagliato in base alle proprie inclinazioni? Può la Parola di Dio essere contestuale, o "ispirata"? Può avere limiti? A quel punto era difficile vedere la differenza tra le religioni e le ideologie umane, limiti che in fatti non pare vedesse neanche la Chiesa che ha sempre attinto molto da filosofia anche atea, in particolare greca. Dunque, spinto un poco da questi dubbi, certamente molto più ingenui all'epoca, e lo ammetto anche dalle tentazioni che questa società dà ai giovani allontanandoli dalla religione, abbandonai la preghiera e la chiesa. Cosa c'è di strano in questo? Oggi è la norma e non mi pare che interessi a molti sinceramente. Con gli studi liceali e gli interessi politici però non fermai mai la mia ricerca di una direzione e di risposte, ero e sono sensibile e non volevo fermarmi a ciò che è tramandato per consuetudine. Col tempo osservavo molti punti oscuri nell'ideologia e nel modo di vita della mia società, e cercavo secondo la mia coscienza ed i miei studi delle soluzioni. Ne trovai qualcuna nella filosofia e nelle ideologie politiche, ma si rivelavano deboli e fallaci, come lo è il pensiero umano. Era una continua peregrinazione da una parte all'altra, mantenendo però piuttosto saldi dei valori dentro di me e coltivandoli e maturandoli. Feci anche le mie esperienze ed anche queste Allah ha voluto che fossero illuminanti per me. Le domande che aleggiavano e restavano irrisolte nella mia mente erano quelle che credo si pongano in tanti da sempre, riguardavano: la politica e l'economia (come vivere nel modo più retto possibile, dare un aiuto a chi è in difficoltà ed ottenere la pace?), le donne, la libertà e i suoi limiti, l'autorità, il rispetto ed il buon comportamento, l'origine ed il senso della vita, eccetera … Stranamente le mie domande le rivolgevo in ogni direzione fuorché nella religione, da cui ormai mi tenevo piuttosto lontano; stranamente, perché chi non sa cerca risposte da chi è sapiente, e chi è più Sapiente di tutti e su tutto se non Allah che è il Creatore dell'universo? Una cosa che mi colpisce sempre ricordare è che però nutrivo un forte rispetto per l'Islam ed un interesse profondo, pur non sapendone nulla se non le tante false nozioni che ci vengono insegnate. Sentivo nel cuore che quella Via è Giusta, senza darne un motivo. Per questo talvolta cercai qualcosa a riguardo, ma mi fermavo sempre molto presto. Ricordo quando andai a vivere a Roma iniziai anche a vedere spesso musulmani di persona e sentire una innata riverenza, in particolare quando vedevo le donne coperte le sentivo molto più onorevoli delle altre donne e non potevo che abbassare lo sguardo, ma mantenendolo verso di loro incuriosito ed imbarazzato. Non ebbi però quasi mai modo di confrontarmi con i musulmani e saperne di più. Finché arrivo il gennaio del 2008 ed ogni filo della matassa, come capirò dopo, era giunto al suo capo estremo ed aspettava di essere annodato. Ebbi una chiacchierata via internet con una persona di fede islamica ed incuriosito le chiesi il perché di alcuni noti precetti dell'Islam, che mi sembravano sinceramente poco sensati e condivisibili. In realtà Allah ha voluto che quando mi furono spiegati subito accettai la Verità, dunque la mia conversione iniziò da questa materia di "diritto", essendo ormai poco interessato alla spiritualità. Cercavo risposte per la vita terrena e le ebbi. Premetto che a tutte queste domande c'era un'unica risposta, che è questo ci ha impartito Allah, ma noi possiamo anche riflettere sulla saggezza dei Suoi Ordini e trovare a tutto anche una ulteriore 'ragione'. Chiesi il perché mai i musulmani non si fidanzassero, nel senso che usiamo oggi noi "occidentali" e limitassero molto le relazioni tra uomini e donne non imparentati. La risposta fu' che l'amore è qualcosa che va difeso e deve avere per base il rispetto e la sincerità: che amore è quello che si tiene segreto ai propri cari ed è vissuto senza alcun impegno? Se poi, e capita spesso purtroppo, la donna restasse incinta quali diritti avranno lei ed il bambino? Questo, se gli sarà permesso nascere, sarà vittima dell'incoscienza dei suoi genitori. Un'altra domanda riguardava l'alcol che al momento mi sembrava impossibile ripudiare. La risposta fu' netta e semplice: come puoi sperare di vivere ed agire responsabilmente se assumi sostanze il cui scopo deliberato è quello di annebbiarti la mente? Poi la ragione dell'uso degli intossicanti qual è se non quello di sfuggire alla vita anziché affrontarla? Infine è anche un insulto ed attacco al proprio corpo che è un dono che Allah ci ha fatto e andrebbe rispettato. Altrettanto chiara fu' la risposta alla mia ultima domanda che riguardava la carne di maiale. Semplice: è innegabile che essa sia di pessimo valore nutritivo e dannosa per la salute. Checché se ne dica anche qui dalle nostre parti i medici appena ci ammaliamo ci consigliano di evitare i "salami", sulla natura del maiale poi ci sono tanti fatti ben noti e studi scientifici riguardo i parassiti che lo attaccano. Ma infine mi fu' detta una cosa che mi colpì: Allah ha donato tante bestie e tanta vegetazione all'uomo, perché dunque se Lui ci bandisce un animale dovremmo cibarcene? Non sarebbe un atto di arroganza davanti all'alternativa di tanti cibi benedetti. Effettivamente, pensai, non ho mai fatto grande differenza tra la carne di maiale ed altre, quale grande sacrificio sarebbe per me rinunciarvi? A quel punto mi chiesi come fosse possibile che in tanti anni non avessi mai trovato una fonte di risposte così esatte e pratiche, nei tanti libri che riempiono le nostre biblioteche in fondo non è scritto granché della vita reale e ciò che è scritto è debole e fioco, basta poco per smontarne l'impalcatura. Invece studiando in seguito l'Islam vidi e vedo ancora oggi che non è possibile scalfire questo edificio di Verità, poiché essa proviene da Allah, sia glorificato ed esaltato, che è il Sapiente. Iniziai la lettura di una traduzione del Corano, per capire quale fosse la Fonte di tanta saggezza e verità e in breve tempo quelle parole mi toccarono profondamente. All'inizio certamente non comprendevo bene tutto e su tante cose prevalevano dubbi, dovuti alla scarsa conoscenza ed all'intervento di Satana, mi rifugio in Allah contro di lui, che voleva distogliermi, ma non riuscivo più a smettere di leggere. Per mesi ho letto ore ed ore al giorno solamente di Islam ed anche oggi più o meno è così, anche se ho fatto molti passi avanti grazie ad Allah. Era chiaro nel mio cuore che quella era la Parola di Dio, non ne avrei discusso oltre, però ci misi qualche mese prima di trovare il coraggio di entrare nell'Islam. Ricordo con piacere che in quei mesi lessi moltissimi articoli anti-islamici, accuse di ogni genere molto ben dettagliate e spesso convincenti, ci mettevo però davvero poco a fare ricerche e scoprire che si basavano su falsità e forzature. Da "scettico" e "razionalista" mi ostinavo a cercare e questo è stato utile, perché non mi è mai capitato sotto mano alcun libro così tanto letto e accusato che regge ad ogni accusa, anzi risponde umiliando pesantemente chi le pone e facendo trionfare la Luce della Verità. Allahu Akbar! (Allah è più grande [di alcun che]) Intanto in questi mesi io non avevo avuto incontri diretti con musulmani, se non su internet, avevo iniziato ad osservare qualche pratica per conto mio e Allah sia lodato ad avere prove concrete della Sua guida. Si era instaurato quel dialogo che dura tutt'ora, io Gli parlo rivolgendoGli le mie preghiere ed invocazioni e da Lui ho le risposte nelle Aya (Segni: parola che indica i versetti del Corano e i Segni che vediamo nella Creazione), continuamente ricevevo risposte ai miei quesiti o altre indicazioni aprendo il Corano, o ricevendo altri chiari segnali nella vita di tutti i giorni, cosa che capita tutt'ora. Infine vinsi ogni indugio e mi recai alla moschea di Bari dove imparai tantissime cose, per prima proprio che l'esperienza vissuta ci insegna tanto come quella letta sui libri. Ci sono cose che non si possono neanche spiegare ma solo percepire con l'esperienza. Ciò che più mi colpì è la fratellanza vera e pura tra persone di etnie, età e condizioni sociali differenti, questa è una cosa facile da esprimere a parole, ma non ho mai visto realizzata al di fuori di una moschea. Da quel momento incominciò la mia vita da musulmano, sottomesso al Signore dei mondi, ed ogni giorno lo ringrazio e lodo, ed ogni giorno guardo indietro e penso: "subhanaLlah quanti passi avanti in pochi mesi!" e il giorno dopo mi rendo conto di averne fatti altrettanti da quello precedente in un continuo divenire e spero inshaLlah un continuo avvicinarmi ad Allah swt. Una grande speranza che ho nel cuore è quella di poter indicare un buon esempio anzitutto ai miei familiari e alle persone care ed inshaLlah ai miei tanti fratelli e sorelle nell'Islam col permesso di Allah al-Hadi (Colui che guida). O fratelli pregate sempre che Allah swt ci guidi e rinforzi la nostra fede e guidi chi è ancora lontano dalla Luce e protegga i nostri figli, fratelli e sorelle, padri e madri dal fuoco. Spero che il mio racconto sia stato esauriente ed utile inshaLlah, che Allah mi perdoni per ciò che ho mancato di dire o ho detto di troppo o di sbagliato. Allah ci guidi tutti e accresca la nostra conoscenza. ((Di': "O gente della Scrittura, addivenite ad una dichiarazione comune tra noi e voi: [e cioè ] che non adoreremo altri che Allah, senza nulla associarGli, e che non prenderemo alcuni di noi come signori all'infuori di Allah". Se poi volgono le spalle allora dite: "Testimoniate che noi siamo musulmani".)) 3:64 ((Per il Tempo! Invero l'uomo è in perdita, eccetto coloro che credono e compiono il bene, vicendevolmente si raccomandano la verità e vicendevolmente si raccomandano la pazienza.)) Sura al 'Asr 103 Iusuf Fabrizio
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