Nel
Nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso
Mi chiamo Adriana, vengo
da un padre non credente ed una madre molto credente e praticante
cattolica. Ogni domenica andavo in chiesa e fin da piccola pregavo
Allah che mi proteggesse che mi desse la vera felicità, che mi
guidasse nella verità della strada giusta, ho sempre avuto una
adorazione un amore particolare per Allah. finché un giorno verso i
dodici o tredici anni ebbi il mio primo sogno,sognai che ero in
mezzo a delle persone vestite di lungo, le donne avevano il capo
coperto, ma non erano suore, parlavano una lingua che io non capivo,
ma nel sogno rispondevo a loro ed ero felice di stare con loro, mi
trovavo bene, cercavo i miei genitori le mie sorelle, mio fratello,
ma non li vedevo e mi spaventava, mi chiedevo chi erano perché
vestiti in quel modo.
questo sogno lo feci per una settimana che alla fine spaventata
chiesi a mia madre il significato lei mi rispose solo che era un
segno da Allah che quando era il momento avrei capito.
e così non ci pensai ... feci tanti altri ogni,ma non mi
spaventavano, le parole di mia madre mi calmavano.
e così passarono gli anni, io frequentavo le case della carità, le
parrocchie, scuola di suore, quando aiutavo queste persone era come
che mi avvicinasse a Lui, il Supremo, ed ero felice di dentro,
serenità immensa, perché aiutando le persone come handicappati,
semplicemente imboccarli, aiutarli a vestirsi a lavarsi ,la
ricompensa più bella era un loro semplice sorriso, è il dono più
bello che si poteva avere, sentirsi vicino al Sublime. E così decisi
di farmi suora, ma suora missionaria, il dono più bello che potevo
dare ad Allah, offrirmi a Lui. Ma c'era qualcosa di dentro che mi
frenava ... non capivo ... quante notti a piangere con le mani
rivolte all'Altissimo e chiedere perché di questo tormento dentro di
me, eppure io amavo Allah, più di me stessa, cosa era che non andava
di me? Un prete missionario che mi seguiva mi diceva che questo mio
tormento era perché non riuscivo a credere nella trinità, infatti
... non sò spiegarmi perché ... fin da piccola per me Allah é Unico
non ha figli ed non e' stato generato, e così mi mettevo sempre più
in crisi, perché non ero una buona credente.
finché un giorno mentre frequentavo l'università conobbi un ragazzo
arabo, un musulmano, che io non sapevo nemmeno che esistesse la
religione musulmana, mi incuriosì, mi piaceva sentire parlare
dell'islam, come ogni frase ricordava il nostro Signore, ed lui non
era una credente praticante, e così cercai di capire, ma dentro ero
in conflitto, vedevo che l'Islam mi allontanava dalla cattolicesimo,
stavo male,mi sembrava di far torto ad Allah.
che quando decidemmo di sposarci, lui mi disse che non poteva
sposarmi io con religione cristiana, ma non voleva cheio diventassi
musulmana senza capire, e così mi diede tanti libri ed stava a me a
decidere, solo a me!
un periodo di vero conflitto spirituale, non capivo troppa
confusione, avevo paura di far una passo sbagliato, avevo paura del
giudizio di Allah, ed una notte sognai che salivo una scala ed
questi i gradini di dietro scomparivano mentre quelli davanti
aumentavano andavo sempre più in alto, sentivo di dentro che sapevo
quale era la mia decisione.
E così mi feci aiutare sempre dal mio prete spirituale, che leggendo
i libricini della religione musulmana mi propose un "gioco" che
consisteva nel farmi 10 domande riguardanti le due religioni, lui
non mi diceva cosa diceva la cattolica o cosa diceva la musulmana,
per non influenzarmi, ed io secondo il mio cuore dovevo scegliere la
risposta, ebbene le 10 risposte erano tutte rivolte a ciò che
diceva l'islam, il prete pianse,pianse tantissimo e con le lacrime
agli occhi mi disse "vai per la tura strada, noi abbiamo perso una
vera credente!"
e così mi sposai con il rito musulmano dichiarando di entrare
nell'Islam, senza che la mia famiglia sapesse(avendo una sorella
suora e zia suora), e per motivi familiari venni io con mio figlio
da soli qui in un paesino di Palestina (arabi del 48), paese
musulmano, non capivo la lingua ma ero felice, le perone che vidi
nel sogno quando ero piccola erano qui, e pian piano imparai la
lingua,imparai la preghiera ed il ramadan ed molto importante a
vestirmi come Allah desidera, non e' stato difficile, perché quando
lo si fa per amor di Allah niente é difficile, alhamdillilah.
E così inviai una casetta ai miei genitori per dire della mia
conversione, ma loro ebbero una reazione un po' difficile, mi
dissero che per loro io ero morta, che non esistevo più, ma
nonostante questa reazione io mi sentivo felice di dentro, serena,
tranquilla,sapevo che non camminavo in una strada sbagliata anche se
é difficile perdere la propria famiglia, e mi dispiaceva solo che
non mi capissero, ed una sera piangendo rivolgendomi ad Allah il
Sublime mi addormentai e vidi un uomo vestito di bianco, non vidi il
viso, ma sentii che era una persona molto importante, la gente
intorno lo chiamavano,ma io non sentii il suo nome chiedevo alle
persone chi era, ma nessuno mi dava la risposta, mi dicevano
semplicemente che io sapevo, ed io piangendo chiesi a questo uomo
di non andarsene di non abbandonarmi e lui si avvicinò a me,sentii
che mi sorrise,ma non vedevo il suo volto,mi disse "stai tranquilla
anche se pensi che il mondo intero non ti capisca, io sarò sempre
vicino a te per darti forza, coraggio fede e la vera felicità che
non e' la terrena"
mi svegliai all'improvviso sudavo, le lacrime agli occhi un pianto
non di paura,ma di felicità, una felicità che solo Allah può dare!
e dal quel giorno anche se la mia famiglia non mi rispetta non mi
considera, non mi pesa sono felice ,io li rispetto e sperando che un
giorno capiranno e si uniranno al nostro Unico Allah il
Misericordioso.
sono 20 anni che vivo in questo paese ed ogni sera prima di
coricarmi oltre alle invocazioni ad Allah, lo ringrazio del dono più
bello che mi possa aver offerto, non ci sono parole, solo ricordarlo
nel pregare, leggere il sacro Corano, la gioia del Ramadan e essere
riuscita ad andare al pellegrinaggio minore che mi ha rafforzato il
mio credo, la mia fede, il mio amore per l’Altissimo, il Sublime.
Io nel mio semplice dico solo grazie ad Allah di avermi donato la
fede, la felicità interiore e di essere musulmana.
Adriana
Lode ad
Allâh, Signore delle creature.
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