Il Miracolo Scientifico Mamdouh AbdEl-Kawi Dello Russo |
Il Corano comunica in termini scientifici Molto
prima che Galileo fece le sue scoperte con l’aiuto del telescopio,
Dio descrisse il movimento di rotazione della terra, nel
Corano (39:5) e il movimento orbitale indipendente. Il
Corano descrive anche le orbite del sole e della luna, e pensare che
solo in epoca moderna hanno scoperto alcune cose sul sistema solare: “egli
è colui che creò la notte, il giorno, il sole e la luna. Ogni
(astro), nella propria orbita sferica naviga”. (corano
21:33) “non
si addice al sole raggiungere la luna, né alla notte precedere il
giorno. Ogni
(astro), nella propria orbita sferica naviga”. (corano
36:40) La
scienza conferma e condivide solo ora cose dette da Dio nel Corano. Il
Libro Sacro afferma che il sole, la luna e gli altri pianeti,
navigano nelle loro rispettive orbite spaziali, soprattutto a causa
dell’interazione tra gravità e forza centrifuga. Il
Corano comunica in termini scientifici, leggete il versetto seguente
e capirete che non possono essere parole scritte da un arabo
illetterato, quale era il Profeta Muhammad, né da un cristiano, o
da un ebreo deluso dalla sua religione. Il
Corano è qualcosa di molto superiore ad una semplice opera umana: allah è
la luce dei cieli e della terra. La
sua luce è come quella di una nicchia In
cui si trova una lampada, la
lampada è in un cristallo, il
cristallo è come un astro brillante; il
suo combustibile viene da un albero benedetto, un
olivo né orientale né occidentale, il
cui olio sembra illuminare senza
neppure essere toccato dal fuoco. Luce
su luce. Allah
guida verso la sua luce chi vuole lui E
propone agli uomini metafore. Allah
è onnisciente. (corano
“an-nùr/la luce” 24:35) Ecco
un’altra traduzione efficace dello stesso versetto: “allah
è luce dei cieli e della terra. La similitudine della cui luce è
simile alla nicchia ove è immesso un lume; a sua volta il lume è
immesso in un cristallo, e quel cristallo è come se fosse un astro
il cui splendore perlaceo è immenso. Arde d’olio di un albero
benedetto: un ulivo né orientale né occidentale, il cui olio
brilla anche se non lo toccasse il fuoco. Egli è luce su luce.
Guida alla sua luce chi merita. Così che narra similitudini agli
uomini, su ogni cosa è onnisciente”. Nessun
particolare è trascurato dal Corano. “e
il sole procede verso un suo luogo di destinazione. Questa è
la determinazione del possente, saggio”. (corano
36:38) Il
“luogo di destinazione” è stato localizzato dagli
astronomi moderni, ed è chiamato “apice solare”. Il
sole dista dalla terra di 150.000.000 chilometri circa, ruota
su se stesso in un periodo di 25 giorni, 4 ore e 29 minuti. Il
sole ruota all’interno della galassia e trascina i pianeti, alla
velocità di 900.000 km/h, facendo così torna al suo posto
al termine del suo anno cosmico: 225
milioni di anni, secondo i calcoli degli astronomi. La
scienza Divina mostra che l’uomo ignora ancora tante cose, le
scoperte scientifiche fatte fino ad ora concordano col Corano, ma il
cammino per l’uomo è ancora lunghissimo. Ciò
che segue è tratto dal mio libro “L’apparenza della vita
terrena”. “Vi
creammo… poi da un’aderenza e quindi da un pezzetto di carne,
formata e non formata, così Noi vi spieghiamo e poniamo
nell’utero quello che vogliamo fino ad un termine stabilito”. (Sura
Al- Hajj 22, v. 5) Solo
nel 19esimo secolo con il perfezionamento della microscopia la
scienza ha riconosciuto che il Corano aveva già descritto molto
prima di loro le fasi dello sviluppo della vita dell’embrione nel
grembo materno. Molte scoperte scientifiche fatte in tempi recenti
erano descritte già nel Corano. “Scaturisce
dai ventri (delle api) un liquido dai diversi colori, in cui c’è
guarigione per gli uomini. Ecco un segno per gente che riflette”. (Sura
An-Nahl 16, v. 69) Il
liquido è il miele, che è un notissimo rimedio per tante malattie.
Le api si cibano di diversi fiori, il suo colore e le sue proprietà
curative dipendono anche da questo. Una
cosa importante sul ragno chiamato Dinopis. Lo sapevate che il filo
della tela, il cui diametro è inferiore ad un millesimo di
millimetro, è 5 volte più resistente di un filo d’acciaio dello
stesso spessore? ed ha la caratteristica di essere molto leggero.
Come può il ragno fabbricare una tela così perfetta se non ha
neanche la facoltà d’apprendimento e memorizzazione e non ha
neppure un cervello in grado di svilupparle? E’ Allah il suo
creatore che gli ha dato questa capacità. Nessun altro. Nessun
altro dio, nessuna coincidenza come affermano gli evoluzionisti. E
gli animali che si “mimetizzano” per nascondersi: per cacciare e
per proteggersi dai predatori, chi li ha creati? Per fare ciò ci
vuole intelligenza, abilità, estetica ed armonia, chi gli ha dato
queste doti? Un insetto si nasconde in un tronco d’albero. I
pidocchi, che si nutrono dei succhi che si trovano sugli steli, per
evitare che gli uccelli si posino sulle piante, si fingono spine,
per ingannarli. Chi li ha dotati di quest’astuzia? ALLAH! Questi
sono dei segni per l’uomo, in modo che possa riflettere e
comprendere l’esistenza di Dio. “Non
hai visto che Allah fa scendere l’acqua dal cielo e che suscitiamo
da essa frutti di diversi colori? E le montagne hanno striature
bianche e rosse, di diversi colori e anche nere, corvine. E in egual
modo anche gli uomini, gli animali e le greggi, hanno anche essi
colori diversi”. (Sura
Fàtir 35, v. 27, 28) Allah
ha creato tutto questo. Il razzismo è un’offesa a Dio e l’Islam
insegna che tutti gli uomini sono uguali, non esiste la razza
superiore o inferiore come si crede in occidente a causa di certi
personaggi nella storia che hanno affermato che l’uomo bianco è
superiore all’uomo nero. L’Islam ha abolito persino la schiavitù,
esistita per lungo tempo in America. Darwin
considerava gli europei superiori alle altre razze. Affermò che
l’uomo si fosse evoluto da una creatura simile alla scimmia, il
bianco era più evoluto del nero che presentava (secondo Darwin)
ancora caratteri scimmieschi. Ha
detto: “In
qualche tempo a venire, non molto lontano se misurando per secoli,
è quasi certo che le razze umane incivilite stermineranno e si
sostituiranno in tutto il mondo alle razze selvagge. Nello stesso
tempo le scimmie antropomorfe… saranno senza dubbio sterminate”. La
“storia” dell’uomo che originariamente fu simile ad una
scimmia e si evolse lentamente per diventare l’uomo attuale è
pura finzione! Ciò significa che i primi uomini sulla terra
erano esattamente come le scimmie? Dio ha creato l’uomo e gli
animali e non ha mai detto che l’uomo originariamente fu una
scimmia, o simile alla scimmia. Queste cose non fanno altro che
confondere le idee alla gente per allontanarle dalla religione,
dalla fede in Dio, nei profeti e nei Libri Sacri: nella versione
originale della Torah e del Vangelo, e nell’unica versione
esistente del Corano. Ecco
un articolo del 24/12/03 tratto dal quotidiano “La Repubblica”. “Negli
ultimi due milioni di anni, il volume del cervello del genere Homo
è cresciuto in maniera impressionante, passando dai circa 800
centimetri cubi dei primi Homo Erectus, ai 1400 di media degli Homo
Sapiens. Tuttavia, ai paleontologi è chiaro da tempo che, se da un
lato è vero che le dimensioni contano, dall’altro non bastano a
spiegare le evidenti differenze tra le capacità cognitive dei
nostri antenati diretti e quelle degli ominidi che li avevano
preceduti”. Homo
Sapiens: nome usato in antropologia per indicare gli uomini
fossili a cominciare dall’uomo di (cro-magnon), dall’aspetto più
evoluto in confronto con le forme più antiche note col nome di
(Homo primigenius). Ominidi:
denominazione estesa ai tipi umani primitivi vissuti nel pleistocene
inf. (protoantropi ecc.) e ai fossili antropomorfi più antichi (australopitecine)
non appartenenti al gruppo umano vero e proprio. Quello
che segue è l’immaginario elenco suddiviso in quattro categorie,
detto “albero genealogico dell’uomo”: Australopithecus Homo
habilis Homo
erectus Homo
sapiens Il
primo significa “scimmia sudafricana”! Gli
uomini di Neanderthal sono ancora raffigurati simili alle scimmie
dagli evoluzionisti. Tutti i reperti dimostrano che non erano
differenti da un “uomo robusto” dei tempi nostri. Il
paleoantropologo Erik Trinkaus ha scritto: “Non
vi è nulla nell’anatomia dell’uomo di Neanderthal che dimostri
una capacità motoria, manipolativa, intellettuale o linguistica
inferiore a quella degli uomini attuali”. A
questo punto sarebbe meglio fare un ripasso della storia, riguardare
i libri di scuola o le enciclopedie, per capire meglio certe cose e
spiegarle in modo giusto. Gli
studi astronomici, matematici e geologici, fissano l’età della
terra in 5 miliardi di anni circa e 15 miliardi di anni sarebbero
trascorsi dall’esplosione “Big-Bang” che ha dato origine
all’universo. Ma in realtà è impossibile conoscere con esattezza
gli anni della terra, servirebbe poi a qualcosa? L’età
della storia umana di cui non si hanno documenti scritti, ma della
quale si ricostruisce la civiltà soltanto in base ai reperti
archeologici si divide in quattro periodi (età quaternaria): Paleolitico/
Pleistocene: antica età della pietra o pietra grezza. Mesolitico:
media età della pietra. Neolitico:
nuova età della pietra o pietra levigata. Età
dei metalli Secondo
i paleontologi i dinosauri vissero fra 255 e 65 milioni di anni fa
prima degli uomini. Gli antenati dei dinosauri sono (rettili).
Diverse le ipotesi sulla loro scomparsa: ipotesi
meteoritica, nemesis (la gemella sconosciuta del sole) o geologica. Dopo
140 milioni di anni i dinosauri si estinsero a causa di un drastico
cambiamento climatico. ALLAH ne sa di più. “Le
prime tracce di dinosauri vengono alla luce alla fine del seicento,
quando la scienza propone ancora interpretazioni coerenti alle Sacre
Scritture (Bibbia): le impronte fossili di dinosauri a tre dita
scoperte in America vengono considerate tracce lasciate dal corvo di
Noè, dopo il Diluvio Universale. La prima descrizione di un femore
fossile di dinosauro si deve al reverendo Plot che, nella sua
‘Storia naturale della Contea di Oxford’ 1677, lo attribuisce a
un grosso mammifero portato in Inghilterra dai romani. Passa quasi
mezzo secolo prima che ci si renda conto che i fossili che affiorano
numerosi in Europa e in America appartengono a sconosciuti rettili
estinti”. Tratto
dall’Atlante scientifico “Dinosauri” di A. Rigutti. Se
questi rettili sono esistiti, chi li ha creati, chi ha creato i
dinosauri? DIO, soltanto Lui! Abbiamo
detto che non possediamo documenti scritti sull’età della storia
umana, tutto si ricostruisce in base a reperti archeologici. Ci
vogliamo fidare di scoperte fatte dall’uomo? scoperte, ipotesi,
non certezze, visto i pareri diversi dei vari studiosi,
archeologici, scienziati, come l’affermazione sulla scimmia
diventata uomo. Ci fidiamo di reperti archeologici, o di qualcosa di
scritto che riporta la parola di Dio, il Corano? Il Libro Sacro è
una certezza, non un ipotesi del tipo “potrebbe essere”,
“forse” ecc… Quello
che segue è un articolo tratto dal mensile di scienza e cultura
“Newton” del Novembre 2003: “Gli
scimpanzé condividono con noi il 98, 76 per cento del patrimonio
genetico. Gli scienziati scoprono sempre maggiori affinità tra noi
e loro. E non riescono a capire perché siamo anche così
diversi”. “A
due anni gli scimpanzé conquistano la coscienza di sé: un
traguardo ritenuto un’esclusiva dell’uomo”. “Quando
i primi studiosi arrivarono ad affermare questo concetto, per molti
fu una rivelazione affascinante, per altri inquietante. Ancora oggi
la scienza si divide e c’è chi non ha intenzione di avvicinare se
stesso e il genere Homo alle scimmie antropomorfe. I risultati dei
numerosissimi esperimenti, però, non permettono di fare gli
schizzinosi: pensare cioè che nulla si possa avere in comune con
scimmie pelose. I primi studi sugli scimpanzé cominciarono negli
anni 20. Si dimostrò, inizialmente, che l’uso di utensili non era
esclusivo degli esseri umani; in seguito si ebbero le prove delle
capacità intellettuali delle scimmie antropomorfe (scimpanzé,
gorilla e oranghi), dell’esistenza di una cultura all’interno
del gruppo e di una coscienza in ogni singolo individuo. Ma già
Charles Darwin nel suo libro ‘L’origine delle specie’, nel
1859, affermava: ‘La differenza tra l’intelligenza dell’uomo e
quella degli animali più evoluti è (per quanto grande) solo una
questione di livello di evoluzione e non sostanza’. C’è
addirittura una buona parte del mondo scientifico che non considera
l’uomo una scimmia evoluta, ma la scimmia come un uomo il cui
sviluppo si è fermato”. “Uno
dei più grandi limiti degli scimpanzé è l’incapacità di
parlare: il più loquace è riuscito a pronunciare solo quattro
parole: mamma, papà, tazza e su”. “L’evoluzione
delle scimmie antropomorfe e dell’uomo partì da un primo
antenato, 16 milioni di anni fa. I primi a differenziarsi, fra i 16
e i 12 milioni di anni fa, furono gli oranghi che restano tuttora i
più lontani da noi. Seguirono poi i gorilla, fra i 6,2 e gli 8,4
milioni di anni fa. A quel punto rimaneva ancora l’ultimo antenato
comune, scimpanzé e bonobo (da poco riconosciuti una specie a sé),
che visse fra i 6,2 e i 4,6 milioni di anni fa, periodo al quale
risalgono i più antichi reperti fossili di ominidi. Ma una recente
scoperta potrebbe cambiare questa data”. Il
fisiologo americano Jared Diamond che, negli anni 90, ha compiuto
numerose osservazioni su queste scimmie, ha definito l’uomo come
“uno scimpanzé della debole peluria e dalla postura eretta”. L’uomo
della preistoria simile ad una scimmia è pura fantasia, non
sono state trovate conferme nei reperti fossili. Nel
1995 è stato scoperto in Spagna un fossile di Homo Sapiens. Il
fossile apparteneva alla faccia di un bambino undicenne del tutto
simile agli uomini moderni. Ferreras, a capo degli scavi di questo
fossile disse: “Ci
aspettavamo qualcosa di grande, qualcosa di … ‘primitivo’,
questo è ciò che ci attendavamo da un bambino di 800000 anni.
Trovammo una faccia del tutto moderna… fummo molto sorpresi quando
la vedemmo”. E’
stata scoperta l’impronte di un uomo di 3,6 milioni di anni fa.
White ha scritto: “Non
vi è alcuna possibilità di errore… sono simili alle impronte di
piedi degli uomini moderni”. Diverse
scoperte recenti come queste, testimoniano che l’uomo nella
preistoria era simile a noi, ma nonostante tutto si ostinano a
paragonare la scimmia all’uomo. La paleoantropologa Elaine Morgan
evoluzionista, convinta che l’uomo deriva dalla scimmia non riesce
ancora a capire perché: l’uomo
odierno cammina su due gambe perché
ha perso la pelliccia perché
ha sviluppato un cervello così grande e
perché ha imparato a parlare. Semplice,
perché l’uomo non è mai stato una scimmia, possibile che non
riesca a trovare delle risposte, quando è tutto così facile ed
evidente? Non
metto in dubbio il fatto che la scimmia e l’uomo hanno diverse
cose in comune, ma affermare che “l’uomo è un animale”,
“l’uomo proviene dalla scimmia” e cose di questo tipo è
assurdo. Dio ha sempre detto che l’uomo è uomo ed è superiore
agli animali, e a differenza di loro possiede la ragione, ma come al
solito la scienza rinnega tutto ciò che è religioso. |
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