Una Rosa Delicata: La Donna nell'Islam A cura di Mamdouh AbdEl-Kawi Dello Russo |
La donna nel Corano La
donna ha un ruolo molto importante nel Corano, soprattutto nella
Sura IV ‘capitolo’ di 176 versetti dal titolo “An-Nisà”,
in italiano (Le Donne). Leggete
cosa dice questa Sura : “Sposate
allora due o tre o quattro tra le donne che vi piacciono; ma se
temete di essere ingiusti, allora sia una sola.. ciò è più atto
ad evitare di essere ingiusti. E
date alle vostre spose la loro dote”. (versetto:
3, 4) Il
musulmano può sposare quattro mogli solo se può permetterselo,
solo se può mantenerle tutte e quattro dando a ciascuna
una casa. Può sposarne anche una sola, e se si trova bene
con una, non sposa altre donne. Per
quanto riguarda la donna, anche lei può sposare un altro uomo,
però, a differenza dell’uomo che può averne quattro contemporaneamente,
la donna non può avere più mariti nello stesso momento, ma
chiudere definitivamente con quello precedente, e non ha il dovere
di mantenerlo, come avviene per l’uomo nei riguardi della donna. L’infibulazione,
è una pratica degli arabi ancor prima dell’Islam e non è scritta
sul Corano. “Anche
alle donne spetta una parte di quello che hanno lasciato genitori e
parenti stretti: piccola o grande che sia”. (versetto:
7) La
donna ha il diritto di ricevere anche lei una parte di eredità. “Se
le vostre donne avranno commesso azioni infami, portate contro di
loro quattro testimoni”. (versetto:
15) Con
azioni “infami” il Corano intende “l’adulterio”. Quattro
sono i testimoni, senza una testimonianza fatta, delle prove reali,
ma solo sospetti non si può accusare la donna, o l’uomo di
adulterio. Se
la donna in realtà non ha commesso adulterio lei stessa deve
giurarlo sul nome di Iddio L’Altissimo quattro volte, con
la quinta attestazione deve invocare l’ira di Dio su se
stessa se è una mentitrice. Se
la donna mentre sta commettendo l’atto di adulterio viene scoperta
dal marito e quest’ultimo non ha testimoni lui deve
giurarlo sul nome di Iddio quattro volte, con la quinta
attestazione deve invocare la maledizione di Dio su se stesso
se è tra i mentitori. “E
la fornicatrice non sposerà altri che un fornicatore o un
associatore, poiché ciò è interdetto ai credenti”. (Sura
“An-Nùr” XXIV, (La Luce), versetto: 2, 3) La
fornicazione, lo ripeto, è l’atto più grave dopo l’ateismo, il
politeismo e l’omicidio. Continuiamo con la Sura “Le Donne”. “Se
volete cambiare una sposa con un’altra, non riprendetevi nulla,
anche se avete dato ad una un qintàr d’oro: il riprendere sarebbe
un oltraggio e un peccato evidente. E
come lo riprendereste, dopo che vi siete accostati l’uno
all’altra”. (versetto:
20, 21) I
doni fatti non vanno restituiti La
teologia islamica classifica i peccati così: 1-Associare
Allah con qualcun altro 2-Malversazione
nei confronti dei beni dell’orfano 3-Calunnia
nei confronti di una donna onesta 4-Diserzione
di fronte al nemico 5-Usura,
speculazione 6-Rinnegare
la propria religione “l’Islam” dopo averci creduto
“Apostasia”. 7-Omicidio Ecco
alcuni Hadith del Profeta Muhammad. Il
Profeta Muhammad ha detto: “La
migliore delle donne è quella che si rallegra del tuo sguardo, che
ti obbedisce, che custodisce la sua persona e i beni dello sposo in
sua assenza”. La
donna ha un ruolo fondamentale per il marito e per l’intera
famiglia, se è una brava moglie e una brava madre, tutta la
famiglia vive in armonia, se è il contrario, la sua negatività
influisce nel rapporto dell’intera famiglia e i figli sono i primi
a sentirne le conseguenze. Per questo motivo una parte delle donne
musulmane non hanno un impiego al di fuori della casa, ed essere
donne “della casa” è importantissimo per crescere bene i figli. Anche
Khadija “prima moglie del Profeta” ha lasciato la sua attività
commerciale per dedicarsi al marito e ai figli. Se
la donna lavora fuori casa e la sera torna a casa stanca dal lavoro
come il marito, chi si prende cura dei figli, della casa e del
marito? Una domestica? Non è la stessa cosa. Se
i soldi del marito non dovessero bastare per tirare avanti fino alla
fine del mese, allora la moglie può lavorare come insegnante,
curare gli anziani… lavori di questo genere. Il
Profeta Muhammad ha detto: “L’uomo
è pastore sulla gente della propria casa e la donna è pastore
della casa del marito e dei suoi figli; ognuno di voi è pastore e
ad ognuno di voi sarà chiesto del suo gregge”. La
donna ha l’importantissimo ruolo di “pastore della casa”, un
ruolo insostituibile. Le donne musulmane inviarono una delega presso il Profeta ed essa disse: “O
Inviato di Allah (pace e benedizione su di te), noi donne siamo
escluse dal jihad per la causa di Allah e dalla possibilità di
acquisirne il grande merito e questo non è giusto!”. L’Inviato
di Allah si congratulò per l’intelligenza della domanda e
rispose: “Torna
pure dalle tue compagne e dì loro che se una donna custodisce una
casa e la famiglia mentre il marito partecipa al jihad, avrà
diritto allo stesso premio che egli si sarà meritato”. Le
donne possono non andare a pregare in moschea il venerdì, non hanno
gli stessi obblighi dell’uomo. “In
caso di separazione Allah, nella Sua generosità, darà a entrambi
della sua abbondanza. Allah è immenso e saggio”. (versetto:
130) Il
musulmano e la musulmana, se sono davvero timorati di Dio, la
separazione, (o il divorzio), non la vivono come una tragedia che
sconvolge la vita. Allah promette abbondanza e serenità, per quanto
sconsiglia e non ama per nulla la separazione di due creature. Non
ci sono squilibri psichici e familiari, -a differenza delle coppie
non musulmane-, e il destino che è stato scritto da Dio viene
accettato. In
occidente spesso quando un uomo è lasciato dalla sua donna,
psicologicamente è distrutto, cade nella depressione, ha
l’esaurimento nervoso e si butta così nell’alcool, nel gioco
d’azzardo, se non addirittura arriva al suicidio. Stessa cosa per
la donna. Per
il musulmano e per la musulmana la vita non è finita, e ci si
affida completamente a Iddio L’Altissimo. Nei
tempi che stiamo vivendo, si stanno cercando dei provvedimenti
contro le molestie sessuali. Leggete cosa dice la Sura “Al-Ahzàb”
in proposito: “O
Profeta, dì alle tue spose, alle tue figlie e alle donne dei
credenti di coprirsi dei loro veli, così da essere riconosciute e
non essere molestate”. (Sura
“Al-Ahzàb” XXXIII, (I Coalizzati), versetto: 59) Non
c’è altra soluzione all’infuori di quella di Dio data al
Profeta Muhammad. Prima che arrivasse l’Islam,
le donne erano poco vestite come ai tempi nostri,
con l’arrivo del Corano e la conversione di molte donne
nell’Islam, si tornò al velo e al rispetto per la donna. Vi
sembra quindi che l’Islam sia arretrato? L’Islam
non vende il corpo della donna, lo rispetta e lo protegge. Maria,
la mamma di Gesù (pace su di loro) portava il velo. Chi
sono i musulmani e le musulmane? Sono
sottomessi a Dio, credenti, devoti, leali, perseveranti, timorati,
fanno l’elemosina, digiunano, sono casti e ricordano spesso Allah,
ed Allah li perdona e li ricompensa. (vedi
Sura XXXIII, versetto: 35) Ben
oltre un’origine geografica, un passaporto o un nome nella
tradizione islamica come spesso erroneamente si crede. Musulmano può esserlo anche un americano, nato da una famiglia cristiana americana, convertito all’Islam e con il passaporto con il nome americano (Paul, John, Robert…), come per il sottoscritto (italiano musulmano). |
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