"... In verità, per il credente, l'orazione è un obbligo in tempi
ben determinati." (Corano, 4:103)
Le preghiere obbligatorie e il numero di rak’àh (unità di
preghiera):
Al-Fajr (la preghiera dell'alba): due rak’àh
Al-Dhuhr (la preghiera del mezzogiorno): quattro rak’àh
Al-‘Asr (la preghiera del pomeriggio): quattro rak’àh
Al-Maghrib (la preghiera del tramonto): tre rak’àh
Al-‘Ishà’ (la preghiera della sera): quattro rak’àh
Le condizioni della preghiera:
La purezza (igiene del corpo, pulizia dell’abito e del luogo
dove la si effettua)
Intelletto (capacità di distinguere tra ciò che è bene e ciò che
è male e conoscenza di sé stessi)
Fronteggiare la Qibla (volgersi verso la Sacra Ka’bah a Mecca)
L’inizio del tempo prestabilito perla preghiera
I pilastri della preghiera:
L’intenzione.
Il Takbìr (la formula “Allahu Akbar”) della consacrazione.
Mettersi in posizione eretta prima del Ruku’ (l’inchino) e dopo.
Al-Ruku’ (l’inchino).
Al-Sujùd (la prosternazione).
La seduta tra le due prosternazioni.
L’ultimo tashahùd (testimonianza).
Al-Taslìm (girare la testa prima verso destra e poi verso
sinistra dicendo “asSalamu alikom wa Rahmatu Allah”).
Eseguire queste azioni in ordine ed una dopo l’altra.
La tranquillità.
I doveri della preghiera:
Recitare la sura al-Fatiha (la prima del Sublime Corano) in ogni
rak’ah.
Glorificare Allah, gloria a Lui, nell’inchino e durante la
prosternazione.
La seconda prosternazione.
Evitare di fare altri movimenti oltre quelli della preghiera.
Azioni che invalidano la preghiera:
Tutto quello che neutralizza l’abluzione (il sonno profondo, i
venti intestinali, l’orina, gli escrementi, lo svenimento).
Mangiare e bere.
Ridere o piangere ad alta voce, a meno che il pianto non sia
dovuto all'umiltà nei confronti del Creatore.
Fare movimenti che non fanno parte della preghiera.
Voltarsi, in modo enorme, verso altra direzione che non sia la
Qibla (la direzione della Ka’bah a Mecca).
Pronunciare parole che non fanno parte della preghiera.
Neutralizzare una delle condizioni della preghiera mentre la si
sta svolgendo.
L’aggiunta o la sottrazione di uno dei pilastri della preghiera
con intenzione o senza.
L’aggiunta o la sottrazione di uno dei doveri della preghiera
con intenzione.
È raccomandato al musulmano eseguire la preghiera in gruppo in
moschea per avere la sua ricompensa moltiplicata
Come si effettua la preghiera
Fronteggio la Qibla con l’intenzione di pregare, ed alzo le mie
mani all' altezza delle spalle per il Takbir. Pronuncio il
Takbir, ovvero “Allahu Akbar” (Allah è più grande).
Metto la mia mano destra sopra la mia mano sinistra, le poso
entrambe sul petto, guardando il punto dove effettuerò la mia
prosternazione. Recito (o leggo, se non la ho ancora imparata)
la sura al-Fatiha (l’aprente) poi recito o leggo alcuni versetti
del Sublime Corano in lingua araba.
Mi inchino dicendo “Allahu Akbar” (Allah è più grande)
appoggiando le mani sulle ginocchia; la mia schiena deve essere
verticale, mentre eseguo il rukù’ (l'inchino), In questa
posizione dico “Subhana Rabbià al-Adhim” (Gloria al mio Signore,
l’Immenso) tre volte.
Sollevo la mia testa dal rukù’ e torno in posizione eretta.
Quindi dico “Sami’a Allahu liman hamida, Rabbanà wa laka alhamd”
(Allah ascolta colui che Lo loda, O nostro Signore,a Te la
lode).
Dico “Allahu Akbar” (Allah è più grande) mentre mi muovo per
effettuare la prosternazione. Poi la eseguo appoggiando a terra
sette parti del mio corpo (le punte dei piedi, le ginocchia, i
palmi delle mani, la zona che comprende la fronte e il naso),
facendo attenzione che le mie braccia non tocchino terra.
Prosternato dico “Subhana Rabbia al-‘Alà” (Gloria al mio
Signore, l’Altissimo) tre volte.
Poi dico di nuovo “Allahu Akbar” (Allah è più grande), mentre mi
metto seduto sulla gamba sinistra, tenendo il piede destro con
la punta appoggiata a terra, mettendo le mani sulle cosce vicino
alle ginocchia. In questa posizione dico “Rabi ‘ighfer lì wa
rhamnì”(O Signore, perdonami, e usami misericordia).
Poi dico “Allahu Akbar” (Allah è più grande) mentre mi sposto
per eseguire la seconda prosternazione. Nuovamente prosternato
dico “Subhana Rabbia al-‘Alà” (Gloria al mio Signore,
l’Altissimo) tre volte.
Alzandomi dico “Allahu Akbar” (Allah è più grande) e ritorno
un'altra volta in posizione eretta per effettuare la seconda rak’ah,
che si esegue allo stesso modo della prima. Nelle successive
rak’at non si recitano altri versetti dopo la sura Al Fatiha
(l’aprente).
Alla fine della seconda prosternazione nella seconda rak’a mi
metto seduto alla stessa maniera di prima, e recito al-tahiàt (i
saluti) e la shahàda (la testimonianza di fede) muovendo in alto
l’indice della mano destra quando pronuncerò la shahada.
E dico “Attahiyyàtu li-Llàhi wa s-salawàtu wa t-tayyibàtu
Assalàmu ‘alayka ayyuha n-nabiyyu wa rahmatu –Llàhi wa
barakàtuhu wa s-salàmu ‘alayna wa ‘alà ‘ibàdi Llàhi s-salihìn
ash’hadu allà ilàha illa –Llàh wa ash’hadu anna Muhammadan –abduhù
wa rasùluhu.” (Tutti i saluti appartengono ad Allàh come tutte
le preghiere e tutte le cose pure, che la pace sia su di te, o
Profeta, come la misericordia di Allàh e le Sue benedizioni! Che
la pace sia su di noi e tutti i servitori fedeli di Allàh!
Testimonio che non c’è dio, se non Allàh e testimonio che
Muhammad è Suo Servo e Suo Inviato.). Se la preghiera è una fra
quelle che ha più di due rak’ah (come quella del dhohr, per
esempio, che è costituita da quattro) mi alzo dicendo “Allahu
Akbar” dopo aver recitato al tahiàt, completo le rak’at
rimanenti, poi mentre sono in posizione seduta, dopo l'ultimo
taihàt, recito la preghiera di Abramo
“Allàhumma, salli ‘alà Muhammadin wa ‘alà àli Muhammadin kamà
sallayta ‘alà Ibràhìma wa ‘alà àli Ibràhìm, wa bàrik ‘alà
Muhammadin wa ‘alà àli Muhammadin kamà bàrakta ‘alà Ibràhìma wa
‘alà àli Ibràhìm fi al-‘àlamìn Innaka Hamìdun Maj’d.” (O Allàh
accorda la Tua clemenza a Muhammad e alla famiglia di Muhammad
come la hai accordata ad Abramo e alla famiglia di Abramo! E
benedici Muhammad e la famiglia di Muhammad come hai benedetto
Abramo e la famiglia di Abramo! Nei mondi, in verità Tu sei il
Degno di ogni lode, il Glorioso.)
Poi invoco Allah.
Al termine dell'ultima rak'ah, dopo al-tahiat (i saluti), la
shahada (la testimonianza) e la preghiera di Abramo, giro la
testa a destra e dico “As-salàmu ‘alaykum wa rahmatu Llàh”(Che
la pace e la misericordia di Allàh siano su di voi), poi giro la
testa a sinistra dicendo la stessa cosa.
Così è terminata la preghiera
Successivamente recito le invocazioni raccomandate dopo la
preghiera:
“Astaghfiru-Llàh, Astaghfiru-Llàh, Astaghfiru-Llàh, Allàhumma anta
s-salàmu wa minka s-salàmu tabàrakta ya Dhà l-jalàli wa l-ikràm” (Io
imploro il perdono di Allàh, io imploro il perdono di Allàh, io
imploro il perdono di Allàh, o Allàh Tu sei La Pace e da Te viene la
pace. Tu sei Benedetto, o detentore della gloria e della
generosità.).
E recito il versetto del Trono (2:255), la sura al-Ikhlas (il Puro
Monoteismo) (112), le due sure del rifugio (113, 114).
Poi dico “Subhàna-Llàh.”(Gloria ad Allàh) 33 volte - “Al-hamdu
li-Llàh.”(Lode ad Allàh) 33 volte – “Allàhu Akbar”(Allàh è più
grande) 33 volte, poi invoco Allah con le parole che preferisco.
Video spiega come effettuare la preghiera
Potete trovare l'orario preciso delle 5 preghiere nelle varie città
italiane tramite questo link: