I Pensatori Musulmani
Ed il loro contributo allo sviluppo del pensiero umano
L 'epoca d'oro dell'Islam, con
il fiorire straordinario della scienza, dell'arte, della cultura,
rappresenta una delle ere piu' importanti per lo sviluppo del
pensiero umano. La religione islamica ha avuto il grande merito
storico di avere sempre incoraggiato l'uomo a perseguire il sapere e
la scienza in ogni campo dello scibile. I dotti musulmani erano
spinti a raggiungere questi traguardi dai versetti del Corano e
dalle parole del Profeta, che asseri': "Cercate
la conoscenza fino in Cina". L'Islam,
dunque, dette un impulso straordinario alla scienza ed alla cultura
in generale e mai, in nessun momento dell'epoca islamica, alcuno
scienziato fu perseguitato per le sue teorie. La prova di cio' e'
data dallo stupefacente progresso raggiunto dai musulmani durante il
medioevo, epoca in cui, mentre l'occidente brancolava
nell'oscurantismo e si richiudeva in se' stesso, sconvolto dalle
invasioni barbariche e dalle lotte di religione, le citta' islamiche
erano veri e propri fari di civilta', brulicanti di fervore
scientifico, di studi, di ricerche e scambi culturali. L'uso della
carta, che gli Arabi avevano importato dalla Cina, determino' la
diffusione dei libri in tutto il mondo islamico. La biblioteca di
Cordova, nell'800 d.C. contava 500.000 volumi, i quali
rappresentavano la summa dell'umano sapere. Gli Arabi eccelsero
soprattutto in astronomia, matematica, medicina ed i libri scritti
dagli scienziati musulmani costituirono testi di riferimento per le
Universita' europee fino al 1600. Ecco una breve panoramica dei piu'
importanti scienziati appartenenti all'epoca d'oro dell'Islam:
ABU RAIHAN
AL-BIRUNI (973-1048)
Al-Biruni fu astronomo, fisico,
matematico, geologo. Secondo Max Meyerhoff, Al-Biruni racchiude in
se' il prototipo dello studioso dell'epoca d'oro dell'Islam, e
difatti era soprannominato "al Ustadh",
il professore. Alcuni storici addirittura denominano l'epoca della
sua attivita' con il nome di "Eta' del Biruni". Nato
nell'Uzbekistan, conoscitore di diversi linguaggi, apporto' alla
scienza il metodo dell'osservazione diretta, della sperimentazione e
dell'investigazione. Egli č considerato il padre della scienza
moderna. Al-Biruni scopri' sette modi differenti per trovare la
direzione del nord e del sud, e le tecniche matematiche per
determinare con esattezza l'inizio delle stagioni. Scrisse dei
movimenti del sole e delle eclissi, mettendo a punto perfezionati
strumenti astronomici. Molti secoli prima rispetto al resto del
mondo, Al-Biruni scrisse della rotazione della terra attorno al
proprio asse e fece calcoli accurati di latitudine e longitudine,
descrisse la Via Lattea e, come fisico, determino' il peso specifico
di diciotto elementi. Come matematico, fu un pioniere nello studio
degli angoli e della trigonometria, lavorando soprattutto sulle
corde delle circonferenze e sviluppando un metodo per la trisezione
di un angolo. Fu altresi' famoso per gli scambi culturali, nel campo
della filosofia, che intrattenne con l'India, dove studio' ed
imparo' il sanscrito
MOHAMMED
BIN MUSA AL-KHAWARIZMI (770-840)
Nato nell'Uzbekistan e
trasferitosi da bambino a Baghdad, fu uno dei piu' grandi
matematici, avendo introdotto in questa scienza il concetto di
algoritmo, che da lui prese il nome. Al-Khawarizmi e'
universalmente conosciuto come il fondatore dell' Algebra,
che non soltanto studio' in forma sistematica, ma la sviluppo'
nell'intento di dare soluzioni analitiche alle equazioni lineari e
quadratiche. Il nome algebra deriva dal suo libro Al-Jabr wa
al-Muqabilah. Al-Khawarizmi sviluppo' in dettaglio le tavole
trigonometriche contenenti le funzioni del seno e il
calcolo dei due errori, che lo porto' ad enunciare il concetto
di differenziazione. Importante anche il contributo dato
all'astronomia ed alla geografia.
YAQUB IBN
ISHAQ AL-KINDI (800-873)
Conosciuto in Occidente come
Alkindus, fu nominato "filosofo degli Arabi" durante il Medioevo.
Una delle piu' grandi menti dell'antichita', Al-Kindi fu filosofo,
astronomo, fisico, matematico e geografo. Nato in Iraq, fu il primo
fisico a determinare sistematicamente il dosaggio di medicinali e
droghe. Contribui' alla geometria sferica assistendo Al-Khawarizmi
negli studi astronomici, ed I suoi lavori posero le basi della
moderna aritmetica. Secoli dopo, il suo lavoro avrebbe ispirato
Ruggiero Bacone. Al-Kindi scrisse piu' di 240 libri, molti dei quali
furono tradotti in latino da Gerardo di Cremona.
ALI IBN
RABBAN AL-TABARI (838-870)
Al-Tabari fu maestro del
celebre medico Al-Razi (Rhazes). Egli stesso divenne famosissimo per
l' opera di medicina da lui scritta "Firdous
al-Hikmat", e fu, inoltre filosofo, matematico
e astronomo. Ali al-Tabari ricevette l'educazione in Scienze Mediche
e calligrafia da suo padre Sahl, noto medico e commentatore di opere
filosofiche. L'opera per la quale e' ricordato rappresenta la prima
enciclopedia che incorpora le diverse branchie della scienza
medica, suddivise per capitoli e finemente trattate.
ABUL QASIM
AL-ZAHRAWI (ALBUCASIS)
(936-1013 )
Fu senza alcun dubbio il piu'
grande chirurgo del Medioevo. Conosciuto in Occidente come
Albucasis, fu l'inventore di straordinarie tecniche chirurgiche e di
strumenti e l'autore di una famosa Enciclopedia Medica. Al-Zahrawi
e' universalmente riconosciuto come il padre della moderna
chirurgia. Nato e cresciuto a Zahra, presso Cordoba, capitale della
Spagna Islamica, fu medico dell'emiro al-Hakim II, diventando famoso
in tutta Europa. Secondo molti studiosi, i suoi principi
sorpassarono quelli di Galeno, diventando punto di riferimento
incontrastato in Europa per molti secoli a venire. Tre volumi della
sua vasta enciclopedia trattano di tecniche chirurgiche, incluse
quelle da lui inventate, e catalogano con diagrammi ed
illustrazioni, 200 strumenti chirurgici. In particolare Al-Zahrawi
tratta della rimozione dei calcoli, della cauterizzazione, della
chirurgia dell'occhio, dell'orecchio e della gola, amputazioni,
dissezioni di animali e rimozione dei feti morti. Come inventore di
strumenti chirurgici, Al-Zahrawi e' ricordato per l'elaborazione di
mezzi per l'indagine interna dell'orecchio e dell'uretra, nonche' di
strumenti per la medicina dentistica. I suoi libri costituirono
testi di riferimento nelle universita' europee per cinque secoli.
IBRAHIM IBN
YAHYA AL-ZARQALI (ARZACHEL)
(1028-1087)
Arabo di Spagna, fu il maggiore
astronomo del suo tempo. Compilo' le famose Tavole di Toledo, in cui
corresse i dati geografici Tolemaici, in particolare quelli relativi
alla lunghezza del Mar Mediterraneo e fu il primo a dimostrare il
moto dell' Alphelion relativamente alle stelle. Egli misuro' il suo
tasso di movimento in 12,04 secondi all'anno, che e'
considerevolmente vicino ai calcoli moderni di 11,08 secondi.
Inoltre invento' un astrolabio piano che e' conosciuto come
Safihah. Copernico, nel suo famoso
libro "Sulla rivoluzione delle orbite celesti", esprime il suo
riconoscimento ai lavori di Albatenius (Al-Battani) e Arzachel
(Al-Zarqali)
AL-BATTANI
Usando strumenti molto precisi
per l'epoca, compi' una revisione delle costanti astronomiche
elencate nell'Almagesto,
correggendole e scoprendo lo spostamento dell'apogeo solare.
IBN
YUNUS (974-1009)
Astronomo nato al Cairo,
esegui' numerose osservazioni del Sole, della Luna e dei
pianeti. Compilo' le tavole Hakimite,
i cui dati furono utilizzati 250 anni dopo, nelle Tavole
Alfonsine.
IBN KHALDUN
(1332-1395)
Ibn Khaldun e' universalmente
riconosciuto come il fondatore della sociologia e della moderna
indagine storica. Nato a Tunisi da famiglia nobile trasferitasi poi
a Siviglia, nella Spagna Islamica, Ibn Khaldun studio'scienze
Islamiche in varie citta' dell'impero musulmano, ed inoltre studio'
letteratura, filosofia, matematica. Condusse una vita politica molto
attiva e, alla conclusione di questa, si dedico' alla stesura della
sua opera principale, Al-Muqaddima,
una sorta di enciclopedia storica mondiale, che gli da' un posto
preminente tra gli storici ed I filosofi di tutti i tempi. Il grande
merito di Ibn Khaldun consiste di aver tenuto conto,
nell'elaborazione storica, di tutti i fattori sociali, psicologici,
ambientali ed economici che hanno contribuito all'avanzamento della
civilta' umana. Fu inoltre il primo storico ad identificare la
ripetizione ritmica delle ascese e delle cadute nella civilizzazione
umana e studio' la dinamica delle relazioni di gruppo. Fu il
pioniere della critica storica, insistendo sui criteri della
verita' storica, sul compito della ragione umana, indispensabile per
l'analisi storiografica, e sulla necessita' di condurre la ricerca
storica con metodi d'indagine oggettiva e scientifica. Ibn Khaldun
viene inoltre considerato il fondatore della sociologia.
ABUL WALID IBN
RUSHD (AVERROE')
(1128-1198)
Averroe' fu un genio
enciclopedico. Fu soprattutto, nel corso della sua vita, giudice e
medico, ma in Occidente e' famoso per essere stato il piu' grande
commentatore di Aristotele, e la sua opera influenzo' larga parte
del pensiero filosofico medioevale. Figlio di un giudice islamico di
Cordova, studio' scienze religiose, medicina, matematica e
filosofia. Divenuto qadi (giudice) di Siviglia, all'eta' di
44 anni inizio' il suo lavoro di traduzione e commento delle opere
filosofiche di Aristotele, facendo conoscere in Occidente il
pensiero del grande filosofo greco. Nelle sue opere, Averroe'
concilio' perfettamente religione e filosofia, religione e medicina,
religione e scienza, affermando che piu' si conosce e si studia ,
piu' ci si avvicina a comprendere la grandezza dell'unicita' divina,
la Mente assoluta. La filosofia di S. Tommaso d'Aquino deve
praticamente tutto ad Averroe'.
ABU ALI IBN
ABDALLAH IBN SINA (AVICENNA)
(981-1037)
Ibn Sina, conosciuto in
Occidente col nome di Avicenna fu il piu' famoso medico, filosofo,
matematico ed astronomo del suo tempo. il suo principale contributo
alla scienza medica fu il famoso "Canone".
Nato a Bukhara, nell'Asia centrale, dopo aver studiato logica e
medicina, si diede alla professione di medico, utilizzando le sue
straordinarie capacita' che lo portarono al raggiungimento di una
grande fama. La sua monumentale opera di scienza medica rimase
suprema per oltre sei secoli, e, tra i contributi originali da essa
apportati, vi sono gli studi sulla natura della tisi e
sull'interazione tra psicologia e salute. Fu il primo a descrivere
le meningiti e diede ricchi contributi all'anatomia, alla
ginecologia e alla pediatria. Descrisse minuziosamente l'anatomia
dell'occhio e degli organi interni. Come filosofo, sintetizzo'
mirabilmente la filosofia aristotelica, le influenze neoplatoniche e
la teologia islamica, mentre come fisico contribui' allo studio di
differenti forme di energia, luce, calore. Nel campo della chimica,
il suo trattato sui minerali fu una delle principali fonti per la
geologia degli enciclopedisti cristiani del XIII sec.
Il ritratto di Avicenna adorna
l'ingresso principale della Facolta' di Medicina dell'Universita' di
Parigi.
ABD AL-MALIK
IBN ZUHR (AVENZOARO)
(1091-1161)
ibn Zuhr fu uno dei maggiori
medici, clinici e parassitologi del Medioevo. I suoi contemporanei
lo considerarono, insieme ad Al-Razi, il piu' grande medico dai
tempi di Galeno. Nato a Siviglia, studio' e viaggio' in lungo ed in
largo per l'impero islamico, dedicando la sua vita alla sola
medicina, diversamente da altri scienziati musulmani, dall'ingegno
multiforme. Si dedico' soprattutto alla dissezione del corpo umano e
le sue tecniche operative furono superbe. Fu l'inventore della
tracheotomia, e scrittore di numerosi testi che fecero sentire la
loro influenza sulla scienza medica per numerosi secoli in tutto il
mondo.
JABIR IBN
HAIYAN (GEBER)
Universalmente riconosciuto
come il padre della Chimica, svolse la sua opera nella citta' di
Kufa, in Iraq, dove mori' nell'anno 803. Scrisse piu' di 100
trattati monumentali, ventidue dei quali trattano di chimica ed
Alchimia. In questa scienza introdusse investigazioni sperimentali,
creando le basi della chimica moderna. Studio' principalmente le
quantita' definite delle sostanze coinvolte in reazioni chimiche,
per cui si puo' dire che apri' la strada alla legge delle
proporzioni costanti. Il suo contributo di fondamentale importanza
alla chimica, include il perfezionamento di tecniche scientifiche
quali cristallizazione, distillazione, calcinazione, sublimazione ed
evaporazione, nonche' la creazione di diverse apparecchiature per la
conduzione di tali studi. Il maggiore successo pratico di Jabir fu
la scoperta dei minerali e degli acidi, preparati per la prima volta
con l'ausilio di "alambicchi",
invenzione che rese il processo di distillazione semplice e
sistematico. Jabir fu un pioniere nello sviluppo di numerosi
processi chimici, cui diede nomi che sono rimasti nel vocabolario
scientifico occidentale.
NASSER AL-DIN
AL-TUSI (1201-1274)
Nato in Iran, Al-Tusi fu uno
dei piu' grandi scienziati musulmani. Fu soprattutto matematico e
scrisse opere monumentali di Algebra, Aritmetica, trigonometria,
logica, geometria, etica e teologia. Nel 1262 costrui' un
osservatorio a Meragha, equipaggiato con le migliori strumentazioni
reperibili nei centri di ricerca islamici, molte delle quali create
dallo stesso Al-Tusi. Lo scienziato produsse una tavola molto
accurata sui movimenti planetari ed un catalogo stellare basati su
osservazioni Fatte nel corso di dodici anni. Il suo testo fu il piu'
famoso riferimento per gli astronomi fino al XV secolo. Il suo
contributo alla trigonometria include sei formule fondamentali per
la soluzione dei triangoli ad angolo retto sferico. Scrisse inoltre
i coefficienti binomiali che in seguito furono introdotti da Pascal.
THABIT IBN
QURRAH (836-901)
Conosciuto in Occidente come
Thebit, nacque in Turchia ed e' famoso per i suoi lavori di
meccanica, astronomia, matematica pura e geometria. Thabit fu un
pioniere dell'algebra geometrica e propose teorie che portarono allo
sviluppo della geometria non-Euclidea, trigonometria sferica,
calcolo integrale e numeri reali. Uso' termini matematici per
studiare diversi aspetti delle sezioni coniche (parabola ed
ellisse). I suoi algoritmi per computare la superficie ed il volume
dei solidi sono cio' che in seguito ha avuto il nome di calcolo
integrale. Studio' l'equilibrio dei corpi e da molti storici e'
ritenuto tra i piu' eminenti studiosi di statica.
ABBAS IBN
FIRNAS (MORTO NELL'888)
Studioso di meccanica del volo,
realizzo' nella Spagna Islamica il primo tentativo di volo umano.
AL
FARGHANI (MORTO NELL'860)
Famoso astronomo ed ingegnere
civile
AL-FARABI (870-950)
Scienziato dall'ingegno
multiforme: fu sociologo, logico, filosofo, si interesso' di
Matematica e medicina.
Al-SUFI
(903-986)
Conosciuto in Occidente con il
nome latinizzato di Alzofi, fu uno dei piu' insigni astronomi
musulmani.
MOHAMMAD
AL-BUZJANI (940-997)
F u matematico e astronomo.
Famosi i suoi studi di trigonometria e di geometria.
AL-IDRISI (1099-1166)
Uno dei piu' grandi geografi di
tutti i tempi. Disegno' la prima mappa del globo ed esegui' mappe
geografiche per re Ruggiero II di Sicilia, in cui adopero' metodi di
proiezione, per passare dalla forma sferica della terra al
planisfero, molto simili a quelli usati dal Mercatore quattro
secoli piu' tardi.
AL-BITRUJI (ALPETRAGIUS) (MORTO NEL 1204)
Celebre astronomo
IBN BATUTA
(1304-1369)
Famoso viaggiatore, copri'
75.000 miglia, viaggiando dal Marocco alla Cina e ritorno.
Questi sono solo alcuni dei
grandi ingegni che illuminarono il periodo storico in cui la luce
dell'Islam rifulgeva su gran parte del mondo. Gli Arabi furono
grandi navigatori, che utizzarono nella navigazione tecniche
particolari che si servivano dell'apporto dell'astronomia e della
matematica. Si ricorda ancora il loro ingegno nelle opere agricole e
nell'irrigazione, con la costruzione di sistemi che costituirono
l'avanguardia in Europa per molti secoli dopo il loro declino. Ed
ancora, la maestria Araba si rivelo' nell'architettura e nella
decorazione, che dovevano influire grandemente sullo sviluppo
dell'arte europea durante il Medioevo. Il fervore di studi, di
ricerche e di conoscenza che accompagno' l'espansione islamica
testimonia che la religione musulmana non era in antitesi con la
scienza, ma ambedue proclamavano la stessa identica verita' e,
difatti, quasi sempre, i piu' grandi scienziati islamici erano
uomini profondamente religiosi. Dice il Corano: "
O consesso di uomini e di jinn, se
potete varcare i limiti dei cieli e della terra, fatelo, ma non lo
farete senza il permesso del vostro Signore". (55:33)
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