Il sermone d'addio
Nel
Nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso
Questo sermone
fu detto nulla Nona Giornata del mese islamico Dhul-Hijjah Anno
632 AC (10 Egiriano), nella valle 'Uranah del Monte di Arafat'
alla Mecca.
Quando il
Profeta (Salla Allahu alaihi wa sallam) conquistò La Mecca, dopo
vent'anni di lotte e di sofferenze, concesse un'amnistia generale e
non rivendicò i beni immobili che lui e i suoi compagni avevano
dovuto abbandonare al momento dell'emigrazione.
Nel 632
Mohammad (Salla Allahu alaihi wa sallam) intraprese solennemente un
hajj (il pellegrinaggio alla Mecca) , accompagnato da novantamila
pellegrini. Un versetto del Corano, rivelato nel corso dell'ultimo
pellegrinaggio del Profeta (Salla Allahu alaihi wa sallam ) (7 marzo
632) annunciava al Profeta (Salla Allahu alaihi wa sallam) che la
sua missione era compiuta:
“Oggi
ho reso perfetta la vostra religione, ho completato per voi la Mia
grazia e Mi è piaciuto darvi per religione l'Islàm.” (Corano ,
5:3).
Lo stesso
giorno il Profeta (Salla Allahu alaihi wa sallam), nel corso del
pellegrinaggio pronunciava il suo "sermone di addio" dall'alto del
Monte della misericordia , ad Arafat , davanti a centoquarantamila
fedeli. Quelle parole sono perennemente vive nel cuore di tutti i
credenti.
Disse il
Profeta (Salla Allahu alaihi wa sallam) sul Monte della Misericordia
nel pellegrinaggio di Addio:
"Popolo,
ascoltate le mie parole (e fatene tesoro) , poiché io non so se mi
sarà concesso di potervi incontrare in questo luogo e di eseguire il
pellegrinaggio, dopo quest'anno.
O gente!
ALLAH dice: O uomini, vi abbiamo creato da un maschio e da una
femmina e abbiamo fatto di voi popoli e tribù affinché vi conosceste
a vicenda. Presso ALLAH, il più nobile di voi è colui che più lo
teme. Un arabo non é superiore ad un persiano né un bianco ad un
nero, tranne che in timor di ALLAH. Tutto il genere umano discende
da Adamo ed Adamo fu creato dalla polvere. Ogni pratica dei giorni
dell'ignoranza è oggi sotto i miei piedi! Tutti gli interessi e le
usure sono aboliti.
Gente! Il
vostro sangue, i vostri beni e il vostro onore sono inviolabili fino
al giorno in cui comparirete davanti al vostro Signore, come
inviolabili sono questi giorni, questo mese, questa città.
In verità,
tra non molto, ciascuno di voi dovrà rispondere delle sue azioni.
Gente!
Quelli di voi che sono coniugati hanno dei diritti nei confronti
delle loro mogli e le mogli, a loro volta hanno diritti nei
confronti dei loro mariti.
E’ dovere
dei mariti rispettare I diritti coniugali delle mogli ed è loro
diritto che le mogli si comportino onestamente. Se esse si
comportano disonestamente, ALLAH vi autorizza a non adempiere il
debito coniugale, allontanandole dai vostri letti e , castigarle, ma
non severamente. Se si ravvedono é vostro dovere provvedere a
vestirle e a nutrirle, mantenendole come si conviene.
Non é
concesso alla moglie di dare a terzi una cosa di proprietà del
marito, senza il consenso di lui. Trattate le donne con gentilezza ,
poiché esse sono le vostra compagne e sono il gentil sesso. Siate
testimoni di ALLAH per quanto concerne le donne , poiché è ALLAH che
ve le ha affidate e dalla Parola di ALLAH deriva il vostro diritto
di unirvi con loro.
Nessuna cosa
appartenente ad un fratello è lecita per un musulmano, ad eccezione
di quella che gli viene data volontariamente. Perciò non fatevi
torti a vicenda.
Gente! Ogni
musulmano è fratello di ogni altro musulmano e tutti i musulmani
costituiscono una fratellanza. Per quanto riguarda i vostri
dipendenti, o padroni , siate solleciti a nutrirli con ciò' di cui
voi stessi vi nutrite e a vestirli con gli abiti cui vi vestite voi
stessi.
State
attenti a non andare alla rovina, dopo di me, litigando tra voi e
facendovi violenza gli uni gli altri. Gente! Nessun profeta verrà
suscitato dopo di me e nessuna comunità religiosa si formerà dopo di
voi (per volere di ALLAH). In verità , io vi lascio qualcosa che ,
se ad esse vi attenete, vi impedirà di andare in perdizione: il
libro di ALLAH e la condotta del suo Profeta.
Satana ha
ormai perduto ogni speranza di essere adorato in questa terra, però
non si darà per vinto e cercherà di sedurvi in cose minori
dell’adorazione, perciò state attenti a non lasciarvi sedurre da lui
in qualcuno degli aspetti minori della religione. Adorate ALLAH, il
Signor vostro , eseguite le cinque orazioni quotidiane, osservate il
digiuno del mese di Ramadan, pagate prontamente la purificazione dei
vostri beni (zakat) , eseguite il pellegrinaggio alla casa di ALLAH
, obbedite a chi tra voi ha il comando e , cosi facendo , entrerete
nel paradiso del vostro Signore. Che coloro che sono presenti
portino questo messaggio a chi é assente. Può darsi che molti di
coloro a cui il messaggio sarà portato lo capiscono meglio di coloro
che lo hanno udito con le loro orecchie.
E finalmente
disse il profeta Muhammad (Salla Allahu alaihi wa sallam) : Quando
vi chiederanno di me cosa direte? All’unisono i presenti risposero:
Noi renderemo testimonianza che tu ci hai portato il messaggio che
ti era affidato , hai adempiuto la tua missione e ci ha consigliato
per il nostro bene!
Allora
l'Apostolo di ALLAH (Salla Allahu alaihi wa sallam) alzò verso il
cielo la sua mano chiusa con l’indice teso e poi, rivolgendola verso
i presenti, disse:
O ALLAH,
rendi testimonianza! O ALLAH, rendi testimonianza!
Questo
sermone può essere considerato il testamento del Profeta (s.A.'a.s.),
che mori' tre mesi più tardi a Medina. Le sue ultime parole furono:
" All'amico supremo". Lavarono il suo corpo, l'avvolsero in un
lenzuolo, e a uno a uno sfilarono i fedeli dicendo: " La pace sia
con te, o Messaggero di Allah! Noi testimoniamo che tu hai trasmesso
il suo messaggio, che ti sei adoperato a seguire la sua traccia,
sino a glorificarne la religione e condurla a compimento ". Con
queste stesse parole, dopo tredici secoli, i musulmani rendono
omaggio alla tomba del Profeta (Salla Allahu alaihi wa sallam), nel
medesimo punto in cui è morto.
"A distanza
di tredici secoli, la sua presenza spirituale è quasi altrettanto
viva come nei suoi giorni. A lui solo si deve se una spora di
villaggi , anticamente chiamati Yathrib , divennero una città che
fino a oggi è amata dai musulmani come mai nessuna città nel mondo.
Città che tuttora è rimasta senza un suo nome, poiché viene chiamata
da più di tredici secoli Madinat an-nabawi, "la città del Profeta (Salla
Allahu alaihi wa sallam)". Da più di tredici secoli tale amore vi è
venuto a convergere , che tutte le forme , tutti i gesti vi hanno
assunto come un'aria di famiglia e tutte le differenze esteriori si
sono attenuate per integrarsi in un’armonia comune.
Tale è la
felicità che vi si pregusta sempre: questa unificante armonia... Il
legame spirituale che unisce [tutti i musulmani] al loro grande
passato spirituale si respira ancora in questi luoghi. Mai città nel
mondo è stata a tale punto amata a causa di un solo uomo. Mai uomo ,
morto da più di tredici secoli , è stato amato personalmente , e da
tale numero incalcolabile di uomini, come colui che giace sotto la
cupola verde."
(Muhammad
Asad, L'itinerario della Mecca).
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