“Ash-Shakûr” (Il Riconoscente)
Dal Programma "Con il Tuo Nome Viviamo" di Amr Khaled
tradotto da Dar al-Tarjama
In Nome di Allah, il Clemente, il
Misericordioso e la pace e la benedizione siano sul Suo Messaggero.
Il Nome che tratteremo oggi ti dà una grande carica che ti riempie
di ambizione e di vitalità e ti induce ad impegnarti sempre di più
nell’adorazione di Allah e nel compimento delle opere di bene. Per
questi motivi abbiamo ritenuto opportuno inserirlo proprio
all’inizio del mese sacro di Ramadan in cui tutti quanti cerchiamo
di avvicinarci e di compiacere ad Allah maggiormente come siamo
stati invitati a fare sia dall’Altissimo Stesso sia dal profeta
(pace e benedizione su di lui). Stiamo parlando dell’epiteto “Ash-Shakûr”
(Il Riconoscente) che ricorre diverse volte nel Corano come per
esempio in: “e che Allah li compensi pienamente e aggiunga della
Sua Grazia. Sì, Egli è perdonatore, riconoscente.” (TSC,
XXXV, 30).
L’episodio di oggi si basa su quattro
punti:
1- Il significato di “Ash-Shakûr”
(Il Riconoscente).
2- La relazione tra “Ash-Shakûr”
(Il Riconoscente) ed altri Nomi Bellissimi di Allah.
3- “Ash-Shakûr” (Il
Riconoscente) e il Paradiso.
4- I nostri compiti verso il nome e
l’influenza che esso esercita sulla nostra vita quotidiana.
Il significato di “Ash-Shakûr”
(Il Riconoscente).
Nella lingua araba “Shukr” (traduzione
letterale di ringraziamento) significa “aumento”, “incremento”. In
questo caso, se tu dai una ricompensa a qualcuno in proporzione a
lavoro che ha svolto non sei Shakûr, ovvero
riconoscente, perché non hai abbondato.
Detto questo, Il Riconoscente è Colui
che apprezza e ti ringrazia per la tua opera, comunque sia esigua,
raddoppiandoti la ricompensa in questa vita e nell’aldilà.
Allah l’Altissimo dice quel che può
essere tradotto come: “…A chi compie una buona azione, Noi daremo
qualcosa di migliore. In verità Allah è perdonatore, riconoscente.”
(TSC-Sura XLII, versetto 23). Sentite anche queste bellissime
parole: “Quelli che con i loro beni sono generosi per la causa di
Allah, sono come un seme da cui nascono sette spighe e in ogni spiga
ci sono cento chicchi. Allah moltiplica il merito di chi vuole Lui”,
(TSC, I, 261). Per questo, il nostro profeta (pace e
benedizione su di lui) ci chiede di non sottovalutare neanche le
azioni che ci possono sembrare banali come sorridere agli altri.
Egli ci consiglia di proteggerci dal fuoco dell’inferno pur con
l’offerta di solo metà dattero ad un bisognoso. La stessa idea è
ribadita nel suo racconto dell’uomo che si è meritato il paradiso
per aver dato dissetato un cane moribondo a causa della sete, in
mezzo al deserto. Prendete anche l’esempio del velo (higiab) che le
donne portano: esso è una fonte di guadagno continuo di ricompense.
Difatti, Allah non dà la ricompensa solo la prima volta che una
donna lo indossa, come non pochi pensano, bensì tutte le volte che
qualcuno guarda quella donna perché il suo velo fa venire in mente
Allah: il velo si porta per compiacere a Lui. Allah l’Altissimo dice
quel che può essere tradotto come: “Bene a chi fa il bene, e
ancor di più” (TSC-Sura X, versetto 26) e ancora “Chi avrà
fatto [anche solo] il peso di un atomo di bene lo vedrà”,
(TSC-Sura XCIX, versetto 7).
Talmente generoso e riconoscente,
Allah ti ringrazia e ti dà la ricompensa persino per la tua
intenzione di compiere una buona azione pure in caso di mancata
esecuzione. Il profeta dice: “questo mondo è per solo quattro specie
di persone: un servo che Allah abbia rifornito di ricchezza e
scienza, e con queste tema il suo Signore e tenga uniti i legami di
sangue, riconoscendovi un diritto che appartiene a Dio: e questa è
la condizione migliore; un servo che Allah abbia rifornito di
scienza, ma non di ricchezza, e dica con intenzione sincera: “Se
avessi beni, agirei come agisce il Tale”: questi sarà giudicato
secondo la sua intenzione, e la ricompensa di ambedue sarà uguale…”
Tutto questo implica che il nome
Shakûr ingloba la tua buona azione, a prescindere del suo
valore, e la ricompensa generosa che essa ti consente di guadagnare.
Il
rapporto fra Il Riconoscente (Ash-Shakûr) e gli altri attributi di
Allah.
Spesso questo epiteto
viene associato ad altri, come Al-Hamid (Il Degno di lode). Difatti,
la lode e il riconoscimento fanno entrambi parte del tuo rapporto
con Allah; tuttavia la lode parte da te verso di Lui, mentre il
riconoscimento ti arriva da Lui in contraccambio. Allah dice quel
che può essere tradotto come: “Diranno: «Sia lodato Allah che ha
allontanato da noi la tristezza. In verità il nostro Signore è
perdonatore, riconoscente.”
(TSC, Sura
XXXV, 34)
È ricorrente anche la
citazione del Perdonatore (Al-Ghafour) con il Riconoscente e questo
perché tu potresti commettere dei peccati anche se fai delle buone
azioni. In questo caso Allah ti tranquillizza dicendo che Egli
perdona i tuoi peccati e ti ricompensa per le buone opere. È
frequente anche l’associazione del Riconoscente con Il Sapiente
(Al-Alim) come per esempio nella Sura IV, versetto 147. A volte le
persone non si accorgono di chi ha fatto del bene a loro, ma Allah è
Sapiente e Riconoscente e tiene conto di tutto.
Il Riconoscente e il
Paradiso.
Sai quale ricompensa ha
preparato il Riconoscente per ringraziarti del bene che compi
durante la tua vita? Il Paradiso! Un godimento che dura l’eternità
rispetto a qualche anno di adorazione.
Abu Bakr (Allah sia soddisfatto di lui) pianse quando sentì il
versetto che può essere tradotto come: “Allah ha comprato dai
credenti le loro persone e i loro beni [dando] in cambio il
Giardino...” (TSC, Sura, IX, 111) Egli disse: “È Lui che ce li
dà e quando Glieli restituiamo ci ricompensa con il Paradiso!”
Difatti, l’idea stessa di creare un paradiso per gli esseri umani
dimostra che Allah è il Riconoscente.
Cos’è
il paradiso?
Immagina la solennità del
Giorno, quando Allah ti chiamerà con il tuo nome invitandoti ad
accedere nel Paradiso con cui ti ha ricompensato per tutto il bene
che hai compiuto nella tua vita. A te e a tutti i beati, Allah
promette che nel Paradiso tutti godranno di salute, di gioventù, di
felicità e di vita eterne. In questo Paradiso, come spiegò il
Profeta (pace e benedizione su di lui) ai suoi compagni, le case dei
beati sono costruite con mattoni d’oro e d’argento uniti fra loro
con il muschio, pavimentati con le perle e coperte con il trono di
Allah l’Altissimo. Il beato del livello più basso del paradiso, cioè
l’ultimo salvato dall’inferno,
camminerà nel suo giardino mille anni senza mai raggiungere la sua
estremità. Allah promette di dargli tutto ciò che egli desidererà
per l’eternità, dieci volte più di quanto avrà avuto il più grande e
ricco sovrano di tutti tempi. Meravigliati, i compagni chiesero al
Profeta come saranno mai ricompensati i beati del più alto livello.
Il Profeta rispose che quelli godranno della vista di Allah
l’Altissimo mattino e sera.
Cosa
dovresti fare per vivere all’insegna di questo nome?
1.
Spendi più che puoi nella causa di Allah e aiuta i bisognosi. Il
Profeta dice a questo proposito: “A chi dissiperà per un credente
una delle pene di questo mondo, Allah dissiperà una di quelle del
Giorno della Resurrezione; chi concederà facilitazioni a chi si
trovi oberato, Allah gli concederà facilitazioni in questo mondo e
nell’altro e chi coprirà un musulmano, Allah lo coprirà in questo
mondo e nell’altro e verrà in aiuto del servo quando il servo sarà
venuto in aiuto del suo fratello.”
2. Adora Allah più
che puoi. Fai più preghiere, invocazioni, ripetute letture
dell’intero Corano e quanto puoi di buone azioni.
3. Sii sincero con
Il Riconoscente e cerca di compiacere solamente a Lui, perché
nessuno potrebbe mai offrirti ciò che ti offre Lui. Occhio! A volte
Allah ritarda la dimostrazione del suo riconoscimento e
apprezzamento di ciò che hai fatto e questo per mettere la tua
sincerità e devozione nei Suoi confronti alla prova.
Dobbiamo spargere il
significato del Riconoscente ovunque nelle nostre società.
Sicuramente questo cambierà in qualche modo la vita di tutti al
meglio.
Lo ha trasmesso at-Tirmidhi, e disse hadith buono ed autentico
Calcola
che se eliminiamo gli anni prima della pubertà che Allah non
prenderà in considerazione durante il giudizio universale e del
tempo che passiamo nel sonno, nel lavoro e in cose varie, solo quasi
un quarto della tua vita lo dedichi all’adorazione di Allah. Tieni
conto anche della qualità dell’adorazione.
Secondo
l’islam, gli abitanti del paradiso sono di due categorie: una ci
entra direttamente dopo il giudizio universale e l’altra deve prima
spiare le sue colpe all’inferno prima di essere salvata e mandata in
paradiso.
Trasmesso
da Muslim.
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