“Al-Fattâh” (Colui che apre, l’Aprente)
Dal Programma "Con il Tuo Nome Viviamo" di Amr Khaled
tradotto da Dar al-Tarjama
Nel nome di Allah l’Altissimo, il
Clemente, il Misericordioso e pace e benedizione siano sul Suo
Profeta.
Oggi vedremo insieme, il primo dei Nomi
Bellissimi di Allah, ovvero “Al-Fattâh” (L’Aprente).
Come nome esso ricorre due volte nel Sacro Corano, mentre è più
frequente in altre forme come per esempio derivante sempre dal verbo
fataha cioè “aprire”. Nella puntata di oggi discuteremo:
1.Il significato di “Al-Fattâh”
(L’Aprente)
2.Come dobbiamo comportarci con il nome
di Allah “Al-Fattâh” (L’Aprente)
3. Il rapporto del nome Al- Fattah con
il Ramadan.
4.I tuoi compiti e doveri verso
“Al-Fattâh” (L’Aprente)
Che cosa significa
“Al-Fattâh” (L’Aprente)?
1.Colui che con la Sua Volontà e la
Sua Potenza apre tutto ciò che è chiuso, dissipa le avversità, e
soccorre l’uomo durante le crisi e le difficoltà
Quando tutte le porte si chiudono
davanti a te, quando ti senti oppresso, non hai che rivolgerti e
prosternati a Lui, L’Aprente, Il Creatore dei cieli e della terra
Colui che nel Sublime Corano dice quel che può essere tradotto come:
“Nessuno può trattenere ciò che Allah concede agli uomini in
misericordia e nessuno può concedere ciò che Egli trattiene. È Lui
l'Eccelso, il Saggio” (TSC- Sura XXXV, versetto 2). O voi che
avete problemi al lavoro, in famiglia rivolgetevi ad
“Al-Fattâh” (L’Aprente) e sappiate che se l’Altissimo apre
una via d’uscita per voi nessuno potrà mai chiuderla. Coloro che si
rendono conto di questa verità e si rivolgono a Lui in caso di
avversità sono i più forti al mondo!
Durante la battaglia di Badr i
musulmani erano in trecento con a disposizione solo due cavalli,
contro mille soldati nemici con i loro cento cavalli. Questi dati
bastavano per predire il risultato evidente della battaglia. Il
Profeta, però non si scoraggiò e cominciò a supplicare Allah di
eseguire la Sua promessa. Egli lo fece a lungo e con insistenza a
tale punto che il suo stato destò preoccupazione e compassione da
Abu Bakr, che gli chiese di calmarsi.
Leggi con me il seguente versetto che
parla ai miscredenti. Allah l’Altissimo dice quel che può essere
tradotto come: “Se è la vittoria che volevate, ebbene la vittoria
vi è giunta! Se desisterete, sarà meglio per voi. Se invece
ritornerete, Noi ritorneremo. Le vostre truppe, quand'anche fossero
numerose, non potranno proteggervi. In verità Allah è con i
credenti “ (TSC- Sura VII. versetto 19).
La promessa che Allah
fece al suo profeta fu esaudita e il rinforzo gli giunse dal cielo:
Jibril con 1000 angeli!
Quando durante i suoi noti studi, Ibn
Taimia incontrava un problema scientifico, egli si recava al deserto
e si metteva per terra, appoggiando la faccia sulla sabbia e pregava
L’Aprente di aprirgli una strada. Ibn Taimia racconta che non è mai
tornato senza la soluzione già chiara in testa.
Vi racconto anche di un caso dove il
protagonista è proprio un mio amico. È successo che il parto di sua
moglie fu difficoltoso e che i medici avevano optato per l’uso
della ventosa per risolvere. Durante l’esecuzione però, alcune
cellule del cervello furono danneggiate, il che secondo i medici
avrebbe causato la morte del bambino o la sua paralisi. Mio amico si
recò da diversi medici nella speranza di sentire un parere più
ottimista ma in vano. Egli cominciò ad augurare la morte del figlio
per non vederlo soffrire tutta la vita. Vedendo la sua disperazione,
un suo amico gli consigliò di rivolgersi ad Al-Fattâh”
(L’Aprente) ed implorarlo. Rispondendo alle sue implorazioni, Allah
lo fece incontrare per caso con un medico che lo tranquillizzò
dicendo che il caso del bambino non era disperato. Difatti, il
bambino è stato curato e adesso ha dodici anni e vive normale
godendo di un’ottima salute.
2-Il
Al-Fattâh” (L’Aprente) è Colui che apre le porte del
successo fin dall’inizio d’ogni iniziativa positiva . Se stai
facendo una nuova esperienza nella vita e vuoi che sia riuscita,
devi rivolgerti ad “Al-Fattâh” (L’Aprente) Che “possiede
le chiavi dell'invisibile, che solo Lui conosce.”, (TSC-Sura VI,
versetto 59).
3- Al-Fattâh”
(L’Aprente) è il Giudice Supremo che apre tra
i litiganti con assoluta giustizia
Allah l’Altissimo dice quel che può
essere tradotto come: Dì: « Il nostro Signore ci riunirà, quindi
giudicherà tra noi, secondo verità. Egli è il Giudice che tutto
conosce». (TSC-Sura XXXIV, versetto 26) e ancora ““O Signor
nostro, giudica secondo verità, tra noi e il nostro popolo; Tu sei
il Migliore dei giudici” (TSC- Sura VII, versetto 89).
Quando sei in conflitto con qualcuno o
subisci un’ingiustizia, rivolgiti al Giudice assolutamente
imparziale.
La signora Aisha, moglie del Profeta,
fu accusata di aver tradito il profeta con uno dei suoi compagni.
Per un mese, questa calunnia continuò a
girare fra la gente e per un mese le lacrime della signora non si
fermarono mai. Il profeta, che non si pronunciò mai nell’attesa del
giudizio di Allah, gli disse di chiedere perdono all’Altissimo se
avesse commesso qualche peccato. Lei rispose dicendo solo: “Bella
pazienza ... mi rivolgo a Allah contro quello che raccontate”
(TSC, XII, 18).
L’intervento di Al-Fattâh non tardò ad arrivare.
L’Altissimo rivelò al profeta (pace e benedizione su di lui) venti
versetti che provarono la sua innocenza e che continueranno ad
essere recitati fino al Giorno del Giudizio.
Per concludere questa parte ti invito a
pensare quante volte Al-Fattâh” (L’Aprente)
ti ha soccorso senza neanche rivolgerti a Lui!
Come
dobbiamo comportarci con “Al-Fattâh” (L’Aprente)
1.
“Al-Fattâh”
(L’Aprente), vuole che ti impegni e che insisti nell’implorarlo
perché non si sa mai quando ti aprirà la strada.
Spesso Egli ritarda
l'apertura proprio per mettere alla prova la tua fede e la tua
sincerità. A volte ti fa aspettare molto per tenerti più a lungo fra
le sue mani consentendoti così di assaporare la dolcezza del tuo
avvicinamento a Lui.
Un grande scolaro ci
dice: “Non stancatevi di stare alla Sua Porta anche se essa non si
apre; non smettete mai di chiederGli perdono, anche se venite
respinti”. Prosternatevi ed umiliatevi davanti a Lui, chiedete da
poveri, la Sua elemosina. Chiedetela da Lui che è il Signore dei
mondi e non perdete mai la speranza durante l’attesa dell’apertura.
2. “Al-Fattâh”
(L’Aprente) dona la vittoria in modi non immediatamente
riconoscibili. Ciò che può sembrare come un vicolo cieco può essere
in verità la grande strada del successo.
Malgrado la firma del
patto di conciliazione di Al- Hudaibia fra il profeta ed i
miscredenti, al profeta ed ai suoi compagni fu ancora vietato di
effettuare la Umra. Omar, arrabbiato per questo e anche per le
condizioni sfavorevoli del patto, non capì allora come mai Allah
disse: “In verità ti abbiamo concesso una vittoria evidente”,
(TSC, XLVIII, 1) dopo la firma del patto. Omar capì dopo neanche due
anni il significato del versetto. In effetti, il numero dei
musulmani convertiti all’islam poco dopo il patto era pari al totale
di tutti quelli che l’avevano abbracciato da quando il profeta
iniziò la sua missione.
Chissà, forse quel che ci
sta accadendo oggi e lo giudichiamo tutto negativo è invece una cosa
totalmente positiva e nel nostro interesse ma lo verremo a scoprire
dopo.
3. Allah può aprire le
porte della Sua grazia e dei suoi tesori con un semplicissimo atto:
una parola, una lacrima, un versetto di Corano, o un istante di vera
sincerità nei suoi confronti. A volte ci capita di leggere un
versetto diverse volte, ma in un dato momento i nostri occhi si
aprono e scopriamo in esso dei significati che cambiano le nostre
vite!
4. Quando Allah apre per
noi, le Sue soluzioni superano le nostre aspettative. Allah
l’Altissimo dice quel che può essere tradotto come: “In verità ti
abbiamo concesso una vittoria evidente”, (TSC, Sura XLVIII, versetto
1). La signora Hajar, durante la sua ricerca d’acqua per
dissetare il piccolo Ismaele, ha corso la distanza che separava i
monti Safa e Marwa diverse volte senza mai trovare una goccia
d’acqua. Eppure quando venne la vittoria di Allah, invece di una
goccia, Egli fece scaturire ai piedi di Ismaele e in pieno deserto
la fonte di Zamzam dalla quale beviamo fino al giorno di oggi!
Pensate al caso del
nostro amato Profeta (pace e benedizione su di lui). All’inizio
della sua missione aveva pochissimi seguaci, e fu perseguitato e
costretto a lasciare la Mecca. Con la vittoria di Allah invece, egli
ci ritornò da liberatore con 10 000 musulmani e nessun altro dopo di
lui vi entrò così vittorioso. Questa fu l’occasione della Sura di
Al- Fath (La Vittoria) in cui Allah dice ciò che può essere tradotto
come: ‘Quando verrà l’ausilio di Allah e la vittoria, e vedrai le
genti entrare in massa nella religione di Allah, glorifica il tuo
Signore lodandoLo e chiediGli il perdono: in verità Egli è Colui che
accetta il pentimento.’ (TSC, Sura CX, 1-3). Il profeta fece il
giro della Kaaba insieme ai 10000 compagni recitando:
“In verità
ti abbiamo concesso una vittoria evidente, affinché Allah ti perdoni
le tue colpe passate e future, perfezioni su di te il Suo favore e
ti guidi sulla retta via, e affinché Allah ti presti ausilio
possente.” (Sura XLVIII, versetti 1-3).
Il
rapporto del nome Al- Fattah con il Ramadan.
Abbiamo scelto di
iniziare la serie dei nomi bellissimi, sui quali si basa il
programma, con Al- Fattah appunto perché Ramadan, in cui stiamo
vivendo, è il mese del Fath (la vittoria, la conquista). Quando esso
giunge, le porte dei Cieli si aprono mentre quelle dell’inferno si
chiudono, ed i demoni vengono incatenati. Ramadan arriva con sei
vittorie da Allah:
1- A chi digiuna il
mese di Ramadan con fede ed allo scopo di guadagnarsi merito si
perdonano i peccati precedentemente commessi.
2- A chi si leva a
pregare durante il mese di Ramadan con fede ed allo scopo di
guadagnarsi merito, si perdonano i peccati precedentemente commessi.
3- A chi si leva a pregare durante
la notte del Qadr
con fede ed allo scopo di guadagnarsi merito, si perdonano i peccati
precedentemente commessi.
4- La salvezza
dall’inferno: Il Profeta (pace e benedizione su di lui) dice che
ogni notte durante Ramadan, Allah salva molte anime dall’inferno.
5- Tesori di
ricompense: per qualsiasi buona opera, la ricompensa sarà
moltiplicata per 74.
6- La notte del Destino equivale,
anzi è migliore di mille mesi, quindi se per esempio preghi durante
questa notte è come se tu avesti pregato per 84 anni.
Il
tuo compito innanzi al nome “Al-Fattâh” (L’Aprente).
1- Rivolgiti con
umiltà a Lui;
2- Abbi tanta fiducia
in Allah e nell’arrivo della Sua vittoria.
3- Sii una fonte di
bene per te stesso e per gli altri.
“Al-Fattâh”
(L’Aprente) è con noi durante la nostra vita, ma anche dopo la
morte. Egli ci aiuta, quando gli angeli ci interrogano sulla nostra
fede e ci apre una porta sul paradiso attraverso la quale guardiamo
il posto che Egli ha riservato per noi. L’Aprente è sempre con noi.
Sono le parole che il profeta Yakub (Giacobbe) disse quando i suoi
figli tornarono dalla caccia senza il suo piccolo ed amatissimo
figlio Yusuf (Giuseppe), pretendendo che l’abbia mangiato il lupo.
Da grande, il profeta Yusuf stesso fu accusato di aver sedotto la
moglie del governatore e perciò messo in prigione. Grazie ad un
sogno che Allah gli fece vedere, egli fu scarcerato dopo che la
moglie del governatore aveva ammesso che il tentativo vano di
seduzione fu partito da lei. La storia è contenuta in (TSC-Sura XII,
versetto 51).
Questi versetti sono contenuti nella Sura che si chiama An-nur (la
Luce)!.
È la Notte del Destino
nella quale fu rivelato il Corano.
Descrivendola Allah dice
nel Corano, ciò che può essere tradotto come: “La Notte del Destino
è migliore di mille mesi. In essa discendono gli angeli e lo
Spirito, con il permesso del loro Signore, per [fissare] ogni
decreto. È pace, fino al levarsi dell'alba.” (TSC, Sura XCVII, 3-5).
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