I Pilastri dell'Islam A cura di AbdulJalil Randellini |
Insegnamenti morali Per l’Islam, la fede scaturisce dalla ragione, dalla razionalità e dalla logica e i suoi insegnamenti si basano sul criterio e sulla coerenza. La sottomissione a Dio, l’osservanza dei comandamenti e la pratica dell’Islam s’impostano su queste due caratteristiche. Gli insegnamenti islamici, incitano a praticare il bene, detestare il male, ricercare la verità e la giustizia. La pazienza, l’umiltà, la speranza e il timor di Dio sono considerate tra le migliori virtù. L’Islam vieta determinate cose. Non sempre se ne comprendono le ragioni, ma per i credenti è del tutto naturale obbedire ad una norma divina, nella convinzione che Dio vuole il bene all’umanità. L’Islam pone costantemente l’accento sul rispetto e sull’amore per il prossimo, sulla necessità di invitare al bene ed esecrare il male. La disponibilità, la gentilezza, il perdono, il rispetto e la difesa della libertà e dell’autonomia degli altri, sono doveri, proprio perché i prepotenti hanno sempre privato i deboli e gli indifesi dei loro diritti. Le donne, soprattutto, sono state umiliate nelle loro personalità, private del diritto all’istruzione, all’eredità, e al posto che spetta loro nella società, diritti sostenuti e difesi invece in modo inequivocabile dall’Islam. Muhammad insegnò a rispettare ogni donna. Insegnò a tutti che “le porte del Paradiso si trovano sotto i piedi della madre”. Dopo la morte della prima moglie Khadijah, Muhammad si risposò diverse volte. Tutte le sue mogli, eccetto una, ‘Aisha, erano delle vedove o delle divorziate che egli trattò sempre con equità. Alcuni di questi matrimoni servirono a consolidare l’amicizia fra le varie tribù, altri a dare sostegno alle vedove dei suoi compagni. Il Musulmano deve impegnarsi negli studi e nel lavoro, per approfondire il suo sapere e migliorare la propria condizione. Deve rispettare gli impegni presi, mantenere fede alle promesse, alla parola data e rimborsare i debiti. E’ vietato l’uso di sostanze nocive, di bevande alcoliche e inebrianti, e di droghe, perché dannose alla salute fisica e psichica dell’uomo. Inoltre, non è autorizzato il consumo della carne del maiale, degli animali da preda, dei rettili e dei roditori, delle carogne e del sangue, perché ripugnanti e veicoli di malattie. La scienza moderna è in grado oggi di confermare la loro nocività sulla salute, ma il Musulmano si astiene dal loro consumo, innanzi tutto perché è un ordine divino. Sono, infatti, vietate unicamente le cose nocive alla salute dell’individuo ed al benessere della società, ed è responsabilità sua se ne fa uso o lo facilita. Solo le cose genuine, pure e sane gli sono permesse, così come le buone consuetudini. La vita del Profeta è stata l’esempio della pratica dell’Islam; i suoi insegnamenti morali e i suoi detti, sono stati tramandati di generazione in generazione e compongono la Sunna, da cui l’appellativo di “musulmani sanniti”, per coloro che vi si attengono. I Pilastri dell'Islam | Centro Islamico Italiano | Libri Islamici |
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