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La Vera Religione

di Abu Ameenah Bilal Philips

Il messaggio dell'Islam

Dal momento che la totale sottomissione della propria volontà a quella di "Allàh" rappresenta l’essenza dell’adorazione, il messaggio fondamentale della religione di "Allàh" l’"Islam" è l’adorazione di Allàh soltanto e l’abolizione dell’adorazione diretta o indiretta di altre persone, o luoghi, o qualunque altra cosa invece di "Allàh".

Siccome ogni cosa diversamente da"Allàh", il Creatore di tutte le cose, è una creazione di "Allàh",   si può dire, in sostanza, che l’Islam distoglie l’uomo dall’adorazione del creato e lo invita ad adorare soltanto il suo Creatore.

Egli – gloria a Lui l’Altissimo – è l’unico meritevole dell’adorazione dell’uomo ed è per la sua volontà che le preghiere vengono esaudite.

Se un uomo pregasse una creatura di Dio, qualunque essa sia, e le sue preghiere venissero esaudite, non è la creatura che avrebbe esaudito le sue preghiere, ma è "Allàh" che ha permesso che sussistano i motivi per cui si è pregato.

Uno può dire: “Questo è ovvio”, comunque, per gli adoratori delle creature, la preghiera poteva non essere esaudita.

Similmente, le preghiere a Muhammad o Gesù – pace su entrambi – o a Buddha, Krishna…, non sono esaudite da loro che sono creature, ma sono esaudite dal loro Creatore "Allàh" .

"Allàh" stabilisce nel Sublime Corano che Gesù figlio della Vergine Maria – pace su entrambi – non disse assolutamente ai suoi discepoli di adorarlo, ma di adorare solo e soltanto "Allàh", suo Signore e Creatore:

 E QUANDO ALLÀH DIRÀ: O GESU’  FIGLIO DI MARIA, HAI FORSE DETTO ALLA GENTE:

"PRENDETE ME E MIA MADRE COME DUE DIVINITÀ ALL’INFUORI DI ALLÀH? ",

RISPONDERÀ: "GLORIA A TE! COME  POTREI DIRE CIO’ DI CUI NON HO IL DIRITTO? "

Corano  5 : 116

 Gesù, non adorava se stesso quando egli adorava, ma adorava"Allàh". Questo principio fondamentale è custodito nel capitolo di apertura del Sublime Corano conosciuto come “Al_Fàtihah” che significa “l’Aprente” :

   TE SOLTANTO ADORIAMO E TE SOLTANTO INVOCHIAMO IN SOCCORSO.

Corano  1 : 5

 Ed ancora nel Corano, ultimo libro di rivelazione divina, "Allàh"  dice:

 IL VOSTRO SIGNORE HA DETTO: "INVOCATEMI, VI RISPONDERO’."

Corano  40 : 60

 Importante notare che il messaggio fondamentale dell’Islam è che "Allàh" ed il suo creato sono entità distintamente differenti.

"Allàh", non è il suo creato o parte di esso e nemmeno il creato è "Allàh" o parte di esso.

Ciò può sembrare ovvio, ma l’adorazione dell’uomo per il creato invece del Creatore, è basata in larga misura sull’ignoranza di questo concetto.

È la credenza – erratissima – che l’essenza di "Allàh", è ovunque nel suo creato, o che la sua divinità sia o sia stata presente in alcuni aspetti del suo creato, il che ha fornito la giustificazione – erratissima – per l’adorazione del creato, benchè tale adorazione – deviatissima – fosse chiamata l’adorazione di Allàh attraverso il suo creato.

Comunque, il messaggio dell’Islam, come è stato portato dai Profeti di "Allàh", è di adorare solo e soltanto "Allàh" e di evitare l’adorazione del suo creato sia direttamente che indirettamente.

Nel Sublime Corano, "Allàh" stabilisce con chiarezza:

 AD OGNI COMUNITÀ INVIAMMO UN PROFETA [CHE DICESSE]:

 "ADORATE ALLÀH E FUGGITE I TAGHUT* ”.

Corano  16 : 36

 Quando si fa notare agli idolatri che “lui” o “lei” si prosternano a degli idoli, creati dall’uomo, la replica invariabile, è che loro realmente non adorano l’immagine di pietra, ma adorano "Allàh", rappresentato in essa.

Loro asseriscono che l’idolo di pietra è soltanto il modo per avvicinarsi ad "Allàh" e non è "Allàh"  stesso!

Chiunque accettasse il concetto della presenza dell’essere divino nel suo creato, in qualunque forma, sarà obbligato ad accettare questo ragionamento di idolatria.

Mentre, chiunque comprende il messaggio fondamentale dell’Islam e le sue implicazioni, non ammettera mai l’idolatria, non importa quanto viene fatta sembrare razionale.

Coloro che attraverso i secoli, si sono proclamati divinità hanno spesso basato le loro asserzioni sulla credenza – erratissima – che "Allàh" fosse presente nell’uomo. Semplicemente, essi

 *   Taghut: tutto ciò che viene adorato con o all’infuori di “Allàh”.

 rivendicano che sebbene "Allàh" sia presente in ognuno di noi, secondo le loro false credenze, Egli è più presente in loro che negli altri uomini.

Da qui asseriscono che dobbiamo sottomettere la nostra volontà alla loro e adorarli sia come Dio in persona, che come Dio concentrato nelle loro persone.

Similmente, coloro che hanno asserito la divinità di altri dopo la loro morte, hanno trovato terreno fertile tra coloro che accettano la falsa credenza della presenza di Dio nell’uomo.

Colui che afferra saldamente il messaggio dell’Islam e le sue implicazioni non accetterà mai di adorare un altro essere umano, in nessuna forma e in nessuna circostanza.

La religione di Dio nella sua essenza, è un chiaro richiamo all’adorazione del Creatore ed il rigetto dell’adorazione del creato in qualunque forma.

Questo è il significato del motto dell’Islam:

 NON C’E’ DIO ALL’INFUORI DI ALLÀH.

Corano  47 : 18

 La sua ripetizione porta automaticamente chi la pronuncia nell’ovile dell’Islam e la sincera fede in essa gli garantisce il paradiso.

Così, l’ultimo Profeta dell’Islam disse:

 Chiunque dice: “Nessuna divinità eccetto Allah,

e muore mantenendo fermamente questo (credo), entrerà in paradiso.” 

Riportato da Abu Dhar e raccolto da Al-Bukhari e Muslim.

 Questo motto consiste nella sottomissione ad "Allàh" come unico Dio, credendo a Lui, obbedendo ai suoi comandamenti e negando il politeismo e i politeisti.

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