Il Profeta Muhammad Pace e benedizione su di lui Conformarsi all'etica profetica: la nostra sfida quotidiana del dottor Muzammil Siddiqi |
Nel Nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso Avrà successo chi si sarà purificato, e avrà ricordato il Nome di Allah e assolto all'orazione. Ma voi preferite la vita terrena, mentre l'altra è migliore e più duratura. In verità ciò è nei Fogli antichi, i Fogli di Ibrâhiîm e Mûsâ (Corano LXXXVII. Al-A'lâ, 14-19) La sfida quotidiana del Musulmano consiste nello sforzarsi di vivere in questo mondo conformandosi al modo di vita dei Profeti di Allah (SWT), di tutti i Suoi Profeti, dal primo, Âdam, fino all'ultimo, il Sigillo dei Profeti, Muhammad (pace su tutti loro!). Essi furono tutti trasmettitori dello stesso Messaggio, e si fondavano su principi e valori comuni. Il modo di vita dei Profeti (pace su di loro) non ha niente di simile a quello dei re o dei dirigenti, né a quello dei politici, dei capi militari, o dei ricchi provenienti da ceti agiati. Il modo di vivere dei Profeti era differente da ciò che possiamo comunemente immaginare, diverso da quello che siamo abituati ad osservare nel mondo d'oggi. Così, i Profeti (pace su di loro) condussero una vita in cui prevaleva il concreto e il permanente sull'effimero e il transitorio; lo spirituale sul materiale, la morale e l'etica su ciò che poteva condurre a dei risultati e dei guadagni rapidi. Non si trattava, tramite questo modo di vita, di accedere alla potenza, ma di acquisire energia e forza interiori. Il loro modo di vita non ha nulla di paragonabile a quello della gente che ricerca la gloria e il fasto in questo basso mondo. Al contrario, la via dei Profeti è quella della gente che consacra la propria vita ad adorare Allah (SWT) con umiltà e ad essere al servizio dell'umanità. E' riportato che il nostro Profeta Muhammad (pace e benedizioni su di lui) disse: "Il mio Signore mi ha comunicato nove insegnamenti che vi trasmetto. Mi ha raccomandato: - di essere sincero, sia in pubblico che in privato, - di essere giusto, sia nella gioia che nella collera, - di far prova di moderazione sia nell'abbondanza che nella povertà, - di ristabilire le relazioni con coloro che le hanno rotte, - di donare a coloro che mi privano, - di perdonare a coloro che mi nuocciono, - di far sì che il mio silenzio sia una meditazione, - di rendere il mio discorso un ricordo di Allah (SWT), - di trarre lezioni dagli avvenimenti della vita" (hadîth riportato da Razîn) Si tratta di importanti raccomandazioni rivelate da Allah (SWT) al Suo Profeta (salllAllahu 'alayhi waSallam). Egli vi si conformò lungo tutto il corso della sua vita. Fu l'incarnazione perfetta di queste virtù, che trasmise anche a noi. Esse costituiscono il fondamento dell'etica islamica; non si tratta di una qualsiazsi etica, ma dell'etica insegnata da Allah (SWT) al Suo Profeta (s). I principi di questa etica esigono da coloro che auspicano di conformarvisi degli sforzi particolari, un lavoro di autoeducazione, e dei sacrifici. Non è né agevole né semplice conformarvisi, ma questi principi si fondano su dei valori durevoli e sono fonte di eterni benefici. E' questa la nostra sfida quotidiana: come rispettare e mettere in pratica le regole di questa etica nella nostra vita di ogni giorno? La sfida consiste nel conformarsi a quest'etica qualunque siano le circostanze, e non unicamente nei periodi di agiatezza e benessere. La nostra sfida consiste non soltanto nel vivere in conformità con questi principi, ma anche nel trasmetterli alle nuove generazioni allo scopo di formare e costituire una comunità composta da credenti che si sforzino di operare con dedizione per il rispetto e l'osservanza di questi principi. 1. La sincerità Il primissimo fondamento dell'etica islamica è la sincerità, che rinvia alla purezza del cuore e dell'intenzione. Essere sincero significa essere veridico e onesto. La sincerità è necessaria qualunque sia la nostra situazione, sia in privato che in pubblico. Tuttavia, molti non possiedono questa sincerità. Conducono quindi una vita simile a quella degli ipocriti. Altri manifestano una certa sincerità quando sono in pubblico, ma appena si ritrovano in privato e nessuno più li guarda, il loro comportamento cambia. La vera sincerità nasce dal timore di Allah (SWT), che troviamo menzionato nell'hadîth risalente al Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi waSallam): "Il timore di Allah, in privato e in pubblico" 2. La giustizia E' indispensabile essere giusti ed equi con tutti, che si tratti di amici o di nemici, e sia nella gioia che nella collera. E' semplice parlare di giustizia quando ci si trova nel benessere, lontano dai conflitti e dalle agitazioni di questo mondo. E' per questo che la vera sfida consiste nel non rinunciare all'equità anche nei confronti di coloro che provocano la nostra collera. Così, dobbiamo essere giusti anche nei confronti di coloro che ci detestano e che non smettono di opporsi a noi e maltrattarci. Questa giustizia non dovrà soltanto tradursi in parole, ma dovrà manifestarsi anche attraverso le nostre azioni. 3. La moderazione Si tratta di seguire la via del giusto mezzo. Conviene essere moderati in generale, e non solo per ciò che riguarda le questioni finanziarie; la moderazione deve essere applicata a tutti gli aspetti della vita. Nelle situazioni difficili, la gente ha la tendenza a cadere negli estremi, ad irritarsi e ad avere paura. Allo stesso modo, nel benessere, la gente ha la tendenza a lasciarsi andare, e non sa più controllarsi. Il ricco non sentirà il bisogno di agire in modo moderato, eppure la moderazione è un bene per tutti, e ciò qualunque siano le circostanze. 4. Il mantenimento dei legami di parentela Ciò implica lo stabilire buone relazioni tra i diversi membri della famiglia e l'assistenza di coloro che si trovano nel bisogno. La sfida non consiste nell'aiutare solo quei membri della famiglia che sono buoni e generosi, ma nel portare assistenza anche a coloro che non danno mai nulla e rifiutano di essere servizievoli. La famiglia si fonda su un'obbligazione morale. Non possiamo accontentarci di essere buoni unicamente verso i membri della famiglia che si mostrano benevoli nei nostri confronti; dobbiamo esserlo anche con quei membri che non ci manifestano alcuna benevolenza. 5. La generosità Il credente non può essere altro che generoso. Dona a chiunque, dovunque. Una grande ricompensa attende coloro che vengono in aiuto ai bisognosi. Tuttavia, colui che supera gli altri nel buon comportamento è il credente che donerà a coloro che non donano, così come a coloro che, deliberatamente, lo rinnegano e lo privano. 6. Il perdono Non è semplice perdonare a coloro che ci hanno causato un torto. L'Islâm ci insegna che dobbiamo sforzarci di perdonare finché è possibile, e la migliore delle misericordie consiste nell'accordare il perdono proprio nel momento in cui si sia in grado di vendicarsi e di infliggere una punizione. Il nostro Profeta Muhammad (pace e benedizioni su di lui) incarnava questo principio nel modo più esemplare. Era sempre disposto ad accordare il suo perdono ai suoi nemici. 7. La meditazione E' buona norma osservare il silenzio per quanto possibile e non parlare se non a ragion veduta. Ma questo silenzio deve essere accompagnato da riflessione e meditazione. 8. Il Ricordo di Allah (SWT) La nostra lingua è un dono straordinario da parte di Allah (SWT). Noi ci distinguiamo dagli animali, tra le altre cose, perché possiamo fare uso della nostra lingua per parlare. Dobbiamo fare buon uso di questo organo, lodando Allah (SWT) e ringraziandoLo e, ogni volta che ci apprestiamo a dire qualcosa, dobbiamo ricordarci che Allah (SWT) ci ascolta. Numerosi peccati di lingua quali la menzogna, la maldicenza, il pettegolezzo, la villania, sono commessi perché dimentichiamo che Allah (SWT) ne è Testimone. 9. Ricavare delle lezioni I nostri occhi e il nostro spirito devono essere mantenuti vigili per permetterci di comprendere le cose e di trarre delle lezioni dagli avvenimenti che si svolgono attorno a noi. Dobbiamo sempre riflettervi profondamente. Pagina iniziale | Il Ritorno all'Islam | Libri Islamici | Articoli |
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