Il giusto credo e ciò che pregiudica il proprio Islam dello Shaikh 'Abd-ul-'Aziz bin Abdullah bin Baz traduzione di: Ahmad Michelangelo Guida |
Bismillahirrahmanirrahim Il
ringraziamento spetta ad Allah, l'Unico, e sia la pace e la
benedizione su colui il quale non è seguito da altri profeti, sulla
sua Famiglia e sui suoi Compagni.
1-La fede in Allah: Fa
parte della fede in Allah; Colui che è al di sopra di ogni cosa; il
credere che Egli sia il vero dio degno di adorazione, e nulla è
come Lui, poiché Egli è il Creatore degli schiavi, il loro
Benefattore, Colui che li sostenta, il Conoscitore dei loro segreti
e di ciò che palesano, Colui che ricompensa coloro che ubbidiscono,
e punisce coloro che si ribellano. E proprio per l'adorazione che
Allah ha creato gli uomini e gli ha ordinato il culto, così come
dice l'Altissimo: «E non ho creato i jinn e gli uomini se non
per adorarMi. Io non voglio altro da loro: non voglio cibo né che
Mi nutrano, perché è Allah il Nutritore supremo, Signore di forza,
saldo» (LI:56-58); e ha detto Colui che è al di sopra di ogni
cosa: «O uomini, adorate il vostro Signore, Colui che ha creato
voi e quelli prima di voi affinché possiate essere timorati. Colui
che ha reso la terra un letto e il cielo una volta, e fa scendere
dal cielo dell'acqua con la quale fa uscire frutti come
sostentamento per voi. Allora non date ad Allah uguali quando voi
sapete» (II:21-22).
2-La fede negli Angeli: Bisogna
avere fede negli angeli. Il musulmano crede che Allah ha creato gli
angeli per ubbidirGli e li ha resi sudditi fedeli che ascoltano ogni
Suo comando e lo eseguono: «Ed Egli conosce quel che è avanti a
loro, e quel che c'è dietro di loro, ed essi non possono
intercedere se non per coloro dei quali Egli si compiace, e nel
timore di Lui stanno trepidanti» (XXI:28).
3-La fede nei Libri: Bisogna
credere che Allah; Colui che è al di sopra di ogni cosa ; ha
rivelato dei libri ai Suoi Profeti e i Suoi Messaggeri per mostrare
la Verità e invitare gli uomini ad essa, così come
ha detto l'Altissimo: «Già abbiamo inviato i Nostri Messaggeri
con prove chiarissime e rivelammo il Libro [i Libri] e la Bilancia
[la Giustizia], perché gli uomini osservassero l'equità» (LVII:25);
e ha detto l'Altissimo: «Gli uomini erano un tempo una nazione
sola; e Allah mandò i Profeti, araldi e ammonitori, e con loro
rivelٍ il Libro con la Verità per giudicare delle divergenze
sorte fra gli uomini» (II:213).
4-La fede nei Messaggeri: Bisogna
credere nei Messaggeri tutti. Noi crediamo che Allah, Colui che è
al di sopra di ogni cosa, ha inviato ai suoi servi dei messaggeri
per avvisare, ammonire ed invitare alla Verità. Chi risponde al
loro invito avrà la felicità eterna, chi invece si oppone e
disubbidisce avrà fallito. L'ultimo e il migliore di essi è il
nostro profeta Muhammad figlio di Abdullah (SAAS). Ha detto Allah,
Colui che è al di sopra di ogni cosa: «E suscitammo un
messaggero in ogni nazione [che predicava]: "Adorate Allah ed
evitate i Taghut [le false divinità]"» (XVI:36); e disse
l'Altissimo: «E messaggeri mandammo annunciatori e ammonitori,
perché gli uomini non avessero più alcuna scusa da portare ad
Allah, dopo l'invio dei Messaggeri» (IV:165); e ha detto ancora
l'Altissimo: «Muhammad non è padre di nessuno fra i vostri
uomini, ma è il Messaggero di Allah e il Suggello dei Profeti»
(XXXIII:40).
5-La fede nel Giorno del Giudizio: La fede nel Giorno del Giudizio è legata alla fede in tutto ciò che Allah e il Suo Messaggero (SAAS) ci hanno narrato in proposito. Ovvero tutto ciò che avviene dopo la morte, come ad esempio le tribolazioni della tomba, le sue punizioni e le sue gioie. Oppure come gli avvenimenti del Giorno della Resurrezione, le sue pene e i suoi orrori, il Sirat, la Bilancia e il Giudizio, la ricompensa e la pubblicazione dei fogli tra la gente, il prendere il Libro delle azioni nella destra o il prendere il Libro nella sinistra oppure dietro la schiena. Ma c'è anche il Hawd (il bacino all'ingresso del Paradiso) contemplato dal nostro Profeta Muhammad (SAAS), la fede nel Paradiso e nell'Inferno, e la fede nella visione da parte dei fedeli del loro Signore ; Colui che è al di sopra di ogni cosa ; e il loro parlare con Lui. In queste ed in tutte le altre notizie, che sono state rivelate nel Sacro Corano e nella giusta sunna del Messaggero di Allah (SAAS), dobbiamo credere con sincera convinzione in base a ciò che Allah e il Suo Messaggero (SAAS) ci hanno mostrato. 6-La fede nel Destino: La
fede nel Destino è composta da quattro principî: - Fa parte della fede in Allah il credere che le azioni e le parole servono ad accrescere il timore e a diminuire i peccati e che non è permesso accusare un musulmano di miscredenza a causa di un suo peccato, fatta eccezione per gravissimi peccati come l'associare altre divinità ad Allah, la fornicazione, il furto, l'accettare interessi, il bere alcolici, la disubbidienza ai genitori e altre azioni dichiarate illecite per il detto di Colui che è al di sopra di ogni cosa: «In verità Allah non perdona chi associa a Lui altri, e perdona tutto il resto a chi vuole» (IV:48). E in più hadith trasmesso dal Messaggero di Allah (SAAS) troviamo che Allah farà uscire dall'Inferno coloro che avranno anche un solo granello di fede. -
Parte della fede in Allah è l'amare per Allah e l'odiare per Allah,
l'amicizia per Allah e l'odio per Allah. Il fedele ama ed è amico
degli altri fedeli, mentre invece odia e non stringe amicizia con i
miscredenti. -
Coloro che si sono allontanati da questo credo e coloro che vi si
oppongono sono di diversi tipi. Alcuni
di loro sono adoratori degl’idoli, dei feticci, degli angeli, dei
santi, dei jinn, degli alberi, delle pietre o di altre cose. Questi
non hanno risposto all’invito dei messaggeri bensì se ne sono
allontanati e si sono opposti ad esso, così come hanno fatto i
Quraysh e altre tribù con il nostro Profeta Muhammad (SAAS), che
chiedevano alle loro divinità di risolvere i loro problemi, la
guarigione dalle malattie e la vittoria contro i nemici, e facevano
loro dei sacrifici tanto che quando il Messaggero di Allah (SAAS)
proibì queste pratiche e ordinò l’adorazione sincera di Allah,
l’Unico, si stupirono, lo contrastarono e dissero: «Ridurrà
forse gli dèi ad un Dio unico? Questa è davvero una cosa strana»
(XXXVIII:5). E a lungo li invitò ad Allah, li ammonì dall’essere
politeisti e gli spiegò la realtà di ciò per il quale li
invitava, finché Allah non li guidò ed essi entrarono a schiere
nella Religione di Allah, e la Religione di Allah si elevò sopra le
altre religioni dopo un continuo invito e un lungo sforzo del
Messaggero di Allah (SAAS) e dei suoi Compagni e della generazione
che li seguì, Allah sia compiaciuto di tutti loro. Poi la
situazione mutò, e l’ignoranza sopraffece gran parte delle
creature finché esse non ritornarono alla religione pre-islamica,
si rivolsero, invocarono e chiesero aiuto ai profeti e ai santi e
compirono altre azioni di poiteismo. Questi non hanno capito il
significato di La ilah illa Allah così come non lo capirono gli
arabi miscredenti. Allah ci aiuti. Questo
politeismo si è diffuso tra gli uomini del nostro tempo e questa è
la causa dell’imperanza dell’ignoranza e della lontananza
dall’epoca della profezia. -
Le scuse di questa gente sono le stesse degli antichi, poiché loro
dicono: «Questi sono i nostri intercessori presso Allah!»
(X:18); oppure: «Li adoriamo soltanto perché essi ci avvicinino ad
Allah» (XXXIX:3). Allah ha rifiutato queste scuse e ha chiarito
che chi adora altri che Lui è un politeista e un miscredente,
infatti l’Altissimo ha detto: «Ed essi adorano in luogo di Allah
esseri che non portan loro né giovamento né danno, e dicono:
“Questi sono i nostri intercessori presso Allah! “» (X: 18). Ed
ecco il rifiuto di Allah - Colui che è al di sopra di ogni cosa: «Di':
“Volete informare -
Allah di qualcosa che non conosce nei cieli e sulla terra?». Gloria
a Lui, Egli è ben più alto di ciٍ che Gli associano!!
“» (X: 18). Colui che è al di sopra di ogni cosa ha mostrato in
questo versetto come l’adorare altri che Lui, siano essi profeti,
santi o altri, è la forma più grave di politeismo, e non può
essere definito in altro modo. Dice l’Altissimo: «Quanto a
coloro che si son presi patroni altri che Lui [dicendo]: “Li
adoriamo soltanto perché essi ci avvicinano ad Allah”» (XXXIX:3).
Ed ecco il rifiuto di Allah - Colui che è al di sopra di ogni
cosa-: «Ebbene Allah giudicherà fra loro delle loro discordie.
Ma Allah non guida chi è un ingrato mendace» (XXXIX:3). Così
dunque ha spiegato Colui che è al di sopra di ogni cosa che
l’adorazione di altri che Lui attraverso le preghiere, il timore,
la speranza o in altro modo è atto di miscredenza, e ha confutato
la loro convinzione di potersi avvicinare a Lui attraverso altre
divinità. -
Un altro credo di miscredenti che si oppone al giusto credo e
contrasta con ciò che è stato rivelato ai Messaggeri, sia su tutti
loro la pace e la benedizione, è quello degli atei di questa epoca
che seguono Marx, Lenin o altri atei e miscredenti che sono stati
chiamati socialisti, comunisti o in altro modo. Principio di questi
atei e che non esiste alcuna divinità e che la vita è solo
materiale. Tra gli altri principi c’è il negare l’esistenza di
moltissime cose come l’esistenza del Paradiso e dell’inferno, e
non credono in nessuna religione. Dai loro libri e dalle loro
lezioni appare molto chiaro il loro pensiero, e non v’è dubbio
che il loro credo contrasti con tutte le religioni rivelate e
conduce i suoi adepti alle peggiori punizioni in questo e
nell’altro mondo. -
Tra i credi che si oppongono alla verità c’è il credo di alcuni
aderenti alla batiniyya e dei sufi. Alcuni di essi vengono definiti
santi e associano altri ad Allah nella direzione e
nell’amministrare gli eventi dell’universo e li chiamano
“poli” (aqtab), “centro” (awtad), “soccorritori” (aghwath)
o con altri nomi escogitati per le loro divinità. Questo è però
il modo più volgare per associare qualcosa alla Rububiyya di Allah
(la Sua unicità nel creare, gestire e amministrare l’universo) ed
è peggiore del politeismo pre-islamico degli arabi. infatti i
miscredenti arabi non associavano alcuno alla Rububiyya di Allah
bensì solo nell’adorazione di Allah, ed erano politeisti nei
periodo di agiatezza, mentre quando si trovavano in difficoltà
tornavano al culto monoteista di Allah. Dice Allah, Colui che è al
di sopra di ogni cosa: «E quando salgono su una nave invocano
Allah, con culto sincero, e quando li ha portati in salvo sulla
terra, tornano ad essere politeisti» (XXIX:65). Ed a proposito
della Rububiyya essi erano a conoscenza della unicità di Allah,
infatti dice l’Altissimo: «E certo, se chiederai loro chi li
abbia creati risponderanno: “Allah”!» (XLIII:87); ed ha
detto l’Altissimo: «Chiedi loro: “Chi vi provvede di beni
dal cielo e dalla terra? Chi domina l’udire e il vedere? Chi trae
il vivo dal morto, chi il morto dal vivo? Chi governa tutte le cose
[dell’universo]?” E diranno: “Allah!” Allora di’: “E voi
non temete?”» (X:3 1). E vi sono numerosi altri versetti
simili. -
I politeisti di oggi, rispetto ai loro antenati politeisti, hanno
aggiunto due cose: La
seconda è il loro politeismo, sia nei momenti prosperi che in
quelli difficili. Questo lo possiamo vedere fìcilmente vivendo con
loro ed esaminando ciò che fanno. Basta vedere ciò che flumo
presso la tomba di al-Husayn, di al-Badawi e di altri in Egitto, o
presso la tomba di Adrus ad Aden, del Hadi nello Yemen, di Ibn
‘Arabi in Siria, o dello Shaykh ‘Abd-ul-Qadir Jaylani in fraq, o
davanti a qualsiasi tomba celebre dove si svolgono pratiche contro
il diritto di Allah, il Sommo e il Potente. Pochi cercano di
fermarli e di mostrare loro la vera essenza del monoteismo che è
stato rivelato da Allah al suo profeta Muhammad (SAAS), e dagli
altri Profeti prima di lui, su di loro la pace e la benedizione. In
verità apparteniamo ad Allah ed a Lui ritomeremo! Chiediamo
a Colui che è al di sopra di ogni cosa di riportarli sulla Retta
Via e di aumentare le loro richieste di guida, e chiediamo di
condurre i leader dei musulmani e i loro sapienti verso la guerra
aperta contro questo politeismo e a mettergli fine, in verità Egli
è Colui che sente e il più vicino. -
Tra i credi che contrastano con il giusto credo per quanto riguarda
i Nomi e gli Attributi c’è il credo della “Gente delle
innovazioni” tra la Jahmiyya e la Mu’tazila. Colui che segue la
loro strada, negando gli Attributi di Allah - il Sommo e il Potente
- e il negare che Colui che è al di sopra di ogni cosa abbia degli
Attributi di perfezione, e che il Sommo e il Potente si sia
descritto con degli attributi che non gli appartengono, o con
caratteristiche fisiche o con attributi straordinari. Allah
l’Altissimo è molto al di sopra di ciò che essi dicono. Allo
stesso modo è da contemplare la negazione di alcuni Attributi da
parte di altri, come gli Ashariyya. Inflatti essi negano alcuni
Attributi, ma per fare ciò si sono serviti della speculazione
filosofica distaccandosi così dalle prove fomiteci dai testi e
dalla logica, e per questo sono in contrasto evidente. Ma
l’Ahl as-Sunna wal-Jamaa afferma di Allah - Colui che è al di
sopra di ogni casa - tutto ciò che Egli ha affermato su di Se e ciò
che il Suo Messaggero Muhammad (SAAS) ha affermato sui Suoi Nomi ed
Attributi nella loro completezza, e non cercano in alcun modo di
paragonarlo al creato o di negarne una parte. E a questo scopo
utilizzano tutte le fonti, senza cercare di modificarle, nasconderle
o creando contrasti tra di esse, così come già abbiamo avuto modo
di dire. Questa è dunque la strada vincente, per la felicità nel
mondo terreno e in quello ultraterreno, ed è la Retta Via che hanno
percorso i nostri pii antenati e i loro imam. E non vi può essere
bene se non seguendo innanzi tutto il Libro e la sunna e
abbandonando ciò che gli si oppone. Ciò
che pregiudica il proprio Islam Fratello
musulmano, devi sapere che Allah - Colui che è al di sopra di ogni
cosa - ha reso obbligatorio per ogni creatura l’entrare
nell’Islam, di tenersi saldamente ad esso e di stare in guardia da
ciò che ti allontana da esso. Il Suo profeta Muhammad (SAAS) è
stato inviato per invitare all’Islam, e ci ha fatto sapere il
Sommo e Potente che chi lo segue, è stato guidato, chi se ne
allontana, è stato traviato. Molti versetti ci mettono in guardia
da tutte quelle che possono essere le cause della nostra apostasia o
di quelli che possono essere i nostri atti di politeismo e di
miscredenza. I sapienti (sia su tutti loro la benedizione di Allah),
parlando dell’apostata, hanno ricordato che il musulmano può
abiurare la propria religione attraverso molti atti, uscendo così
dall’Islam. Gli atti più pericolosi che pregiudicano la religione
sono dieci. Noi
li riporteremo per te qui di seguito per metterti in guardia e perché
tu possa mettere in guardia altri, nella speranza che tu ne tragga
profitto da queste brevi nozioni che ti diamo. •
Il primo: l’associare altri che Allah nell’adorazione.
Dice l’Altissimo: «In verità Allah non perdona che altri
vengano associati a Lui: tutto il resto Egli perdona a chi vuole»
(IV:48); e dice l’Altissimo: «E certo chi ad Allah da
compagni, Allah gli chiude le porte del Paradiso: la sua dimora è
il Fuoco, e gli ingiusti non avranno alleati» (V:72). In questo
rientrano le invocazioni ai morti, il chiedergli aiuto e il
sacrificare loro qualcosa. •
Il secondo: chi pone tra se ed Allah degli intermediari che
invoca, ai quali si chiede la salute o ci sia affida, è
miscredente. •
Il terzo: chi non ritiene miscredenti i politeisti o ha dubbi
sulla loro miscredenza ed approva la loro condotta è miscredente. •
Il quarto: colui che ritiene che la Guida non è la Guida
perfetta del Profeta (SAAS), o che la Legge non sia la sua Legge -
come coloro che preferiscono la legge dei miscredenti alla sua Legge
-, allora è miscredente. •
Il quinto: chi odia una delle cose che sono venute con il
Messaggero (SÀAS), anche se l’applica, è miscredente per il
detto dell’Altissimo: «Questo perché essi sdegnano quel che
Allah ha rivelato, e vane renderà Allah le loro azioni» (XLVII:9). •
Il sesto: chi si burla di qualcosa della religione del
Messaggero (SAAS), delle sue ricompense o delle sue punizioni è
miscredente. La prova è il detto dell’Altissimo: «Rispondi:
“Ma dunque è di Allah che vi prendevate gioco?” Non scusatevi!
Voi avete miscreduto la Fede dopo averla accetta» (IX:65-66). -
Il settimo: la magia, tra i quali il sarf e lo ‘atf: chi la
pratica o si compiace di essa è miscredente. La prova di ciò e il
versetto dell’Altissimo: «I quali non insegnavano nulla a
nessuno prima di dirgli: “Bada che noi siamo un’afflizione, non
essere miscredente» (11:102). •
L’ottavo: compie miscredenza chi appoggia ed aiuta i
politeisti contro i musulmani, e la prova è il detto
dell’Altissimo: «E chi di voi si alleerà loro diverrà dei
loro. In verità Allah non guida il popolo degli ingiusti [dei
miscredenti, cioè]» (V:5 1). •
Il nono: chi ritiene che possa essere facilitato tralasciando
la Legge di Muhammad (SAAS) è un miscredente per il detto
dell’Altissimo: «E chiunque desideri una religione diversa
dall’Islàm, non gli sarà accettata, ed egli nell’Altra vita
sarà tra i perdenti» (111:85). •
Il decimo: compie miscredenza chi respinge la Religione di
Allah, non la impara e non la pratica. La prova è il detto
dell’Altissimo: «E chi è più iniquo di colui che lii
ammonito con i Segni del Suo Signore e poi se ne distolse? Noi,
certo, dei malvagi trarremo vendetta» (XX)UI:22). E
non c’è differenza tra il burlone, colui che agisce bene o il
timoroso che compiono questi atti se non per la loro detestabilità.
Ognuna di queste rappresentano la peggiore e più grave cosa che
possa capitare e perciò il musulmano deve stare in guardia e deve
temere queste cose. -
Rientra nel quarto atto colui che ritiene che i governi e le leggi
fatte dall’uomo siano migliori della Legge islamica, oppure che
l’ordinamento islamico non possa adattarsi al ventesimo secolo, o
che sia stata la causa dell’arretratezza dei musulmani, oppure
ancora che l’Islàm vada limitato al rapporto tra l’uomo e il
Signore e non a tutti gli ambiti della vita. Rientra
nel quarto atto anche colui che ritiene che l’applicazione della
legge di Allah, nel taglio della mano per il ladro o la lapidazione
del fornicatore sposato, non si adatta al nostro secolo. E
vi rientra infine colui che ritiene che sia possibile governare
senza la Legge di Allah nelle azioni, nelle pene e in altro. E se
pensa che ciò sia migliore delle norme della Legge di Allah allora
considera lecito ciò che Allah ha vietato completamente. E chi
rende lecito ciò che Allah ha reso illecito - delle cose conosciute
e fondamentali della religione come la fornicazioiìe, il bere
alcolici, l’usura e qualsiasi norma contro la Legge di Allah - è
miscredente per accordo di tutti i musulmani. Chiediamo
protezione ad Allah da tutto ciò che Egli odia e dal dolore delle
Sue pene, e sia la pace e la benedizione di Allàh sulla Sua
migliore creatura, Muhammad, sulla sua miglia e sui suoi Compagni. |
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