Politici e giornalisti amano proprio scrivere
sull'oppressione della donna Musulmana... senza nemmeno
parlare con le donne che sono sotto il velo.
Essi non hanno proprio idea di come le Donne Musulmane siano
protette e rispettate all'interno della cornice islamica che
fu costruita più di 1400 anni fa.
Eppure ancora scrivono a proposito delle questioni culturali
come ad esempio le spose bambine, la circoncisione
femminile, i delitti d'onore e i matrimoni imposti;
erroneamente credono di esprimersi con cognizione di causa.
E sono stufa che l'Arabia Saudita sia citata come esempio di
come le donne siano soggiogate in un paese dove viene
vietato loro di guidare.
Le sopracitate questioni non hanno proprio nulla a che
vedere con l'Islam eppure ancora scrivono e parlano di loro
con un aria autoritaria in maniera arrogante, incolpano
erroneamente l'Islam. Per piacere non confondete il
comportamento culturale con l'Islam.
Mi è stato chiesto di scrivere come l'Islam permetta agli
uomini di picchiare le proprie mogli. Mi spiace per voi, ma
non è vero.. Si, sono sicura che chi fa della critica
sull'Islam citerà a caso qualche verso Coranico o Hadith ma
sono tutti presi fuori dal contesto. Se un uomo alza un dito
su sua moglie, non gli è permesso lasciare nessun segno sul
suo corpo... è un altro modo per il Corano per dire :"non
picchiare tua moglie, sciocco".
Ora diamo uno sguardo a delle interessantissime statistiche,
hmm. Sento quasi solo le parole "da che pulpito viene la
predica" (ndt gioco di parole con pot kettle black ).
Secondo la National Domestic Violence Hotline, quattro
milioni di donne americane sperimentano una grave
aggressione dal proprio partner in una media di 12 mesi.
Su questa media, più di tre donne sono assassinate dai loro
mariti e fidanzati ogni giorno...
questo equivale a 5.500 donne picchiate a morte sin dall'11
settembre.
Alcuni potrebbero dire che questa è una scioccante
incriminizzazione su tale società civilizzata, ma prima che
io sembri troppo compiaciuta, devo dire che la violenza
contro le donne è una questione globale. Gli uomini violenti
non vengono da nessuna particolare categoria culturale o
religiosa. La realtà è che una donna su tre in tutto il
mondo è stata picchiata, costretta a fare sesso o altrimenti
abusata durante la sua vita. La violenza contro le donne
trascende la religione, la ricchezza, la classe sociale, il
colore della pelle e la cultura.
Comunque, finchè l'Islam è entrato in scena le donne erano
trattate come esseri inferiori. Infatti noi donne abbiamo
ancora un problema in occidente dove gli uomini pensano di
essere superiori. Ciò si riflette nella struttura delle
paghe e delle promozioni; proprio attraverso la gamma che va
dalle donne delle pulizie alle donne in carriera che lo
attuano nel consiglio di amministrazione.
Le donne occidentali sono ancora trattate come prodotti,
dove la schiavitù sessuale è in rialzo, mascherata da
eufemismo di marketing, dove i corpi delle donne sono
commercializzati nel mondo della pubblicità. Come ho detto
prima, questa è una società dove lo stupro, l'aggressione
sessuale e la violenza sulle donne è un luogo comune, una
società dove l'uguaglianza tra uomini e donne è un
illusione, una società dove il potere femminile o la sua
influenza si relaziona solo sulla misura del suo seno.
Un tempo vedevo le donne col velo come creature silenziose,
oppresse ed ora le vedo talentuose, abili e piene di risorse
dove il loro senso di "leale relazione tra sorelle"
sbiadisce il femminismo occidentale e lo porta
all'insignificanza. Il mio punto di vista è cambiato dopo la
terrificante esperienza di essere stata arrestata dai
Talebani per essermi intrufolata in Afghanistan nel
settembre 2001 indossando il burka.
Durante i dieci giorni di prigionia, ho fatto un patto dove
se loro mi avessero lasciata andare io avrei letto il Corano
e studiato l'Islam. Contro ogni probabilità, il patto
funzionò e fui rilasciata. In cambio ho mantenuto la parola,
ma come giornalista che si occupava di Medio-oriente ho
realizzato che avevo bisogno di espandere la mia conoscenza
di una religione che mi appariva un modo di vivere.
E no. Non sono una vittima della sindrome di Stoccolma. Per
essere una vittima devi essere legata a chi ti cattura.
Durante la mia prigionia ho litigato, ho giurato, maledetto
e insultato i miei carcerieri, come pure ho rifiutato il
cibo e ho fatto lo sciopero della fame. Non so chi fosse più
felice quando fui liberata- loro o io!
Leggere il Corano sarebbe stato, pensai, un esercizio
accademico semplicissimo. Rimasi sbalordita nello scoprire
che esso dichiarava chiaramente che le donne siano eguali
spiritualmente, nell'educazione e nel loro valore. Il dono
da parte di una donna di un figlio e il suo allevamento è
molto preso in considerazione come qualità e attributo. Le
donne Musulmane dicono con orgoglio di essere le governanti
della famiglia e della casa.
Inoltre il Profeta (s) disse che la persona più importante
in casa è la madre, la madre e la madre. Infatti disse anche
che il paradiso giace ai piedi della madre. Quante donne
cercano di essere prime della lista per essere semplicemente
una "grande madre?"
Con l'islam scegliere di rimanere a casa e crescere i figli
dà una nuova dignità e rispetto ai i miei occhi, come quelle
sorelle tra noi che scelgono di uscire a lavorare e avere
carriere e professioni.
Poi pensai di leggere sull'eredità, le tasse, la proprietà e
le leggi sul divorzio. Questo è dove forse Hollywood prende
l'ispirazione. Per esempio la donna terrà ciò che possiede e
guadagna, mentre l'uomo dovrà dare la metà di tutto.
Non sembra buffo come i media si eccitino alla prospettiva
di osservare un accordo prematrimoniale di qualche stella
del cinema o pop? Le donne Musulmane già facevano contratti
prematrimoniali sin dall'inizio dell'era islamica. Esse
possono scegliere se vogliono lavorare o no e tutto ciò che
guadagnano è per le loro spese personali, mentre il marito
deve pagare per tutto in casa e il mantenimento della
famiglia.
Proprio tutto ciò che le femministe hanno cercato di
ottenere negli anni '70 era già a disposizione per le donne
di 1400 anni fa.
Come ho detto, l' islam dà dignità e porta a rispettare la
maternità e l'essere moglie. Se vuoi restare a casa, stai a
casa. E' un grande onore essere casalinghe ed essere la
prima educatrice dei tuoi bambini.
Ed ugualmente il Corano dichiara che se vuoi lavorare,
lavora. Se vuoi essere una donna di carriera, apprendi una
professione, sii una politica. Sii quello che vuoi essere ed
eccelli in quel che fai come Musulmana perché qualsiasi cosa
fai è per lodare Allah (swt).
Vi è una concentrazione o una messa a fuoco eccessiva, quasi
irritante sull'abbigliamento della donna Musulmana, in
particolare dagli uomini (sia Musulmani che non-Musulmani).
Si, è un obbligo per le donne Musulmane vestire
modestamente, ma in aggiunta, vi sono molte altre questioni
che riguardano le donne Musulmane oggi.
E ancora tutti non pensano ad altro che all'Hijab. Vedete,
esso è parte della mia tenuta di lavoro. Esso ti dice che
sono Musulmana e quindi mi aspetto di essere trattata con
rispetto.
Vi immaginate se qualcuno dicesse ad un dirigente di Wall
Street o ad un banchiere di Washington di indossare una
T-shirt e dei jeans? Vi direbbe che i suoi abiti lo
rappresentano durante le sue ore lavorative, mette in chiaro
che lui debba essere trattato seriamente.
Eppure in Gran Bretagna abbiamo avuto l'ex ministro degli
esteri, Jack Straw, che descriveva il Niqab (il velo che
mostra solo gli occhi) come una barriera non gradita.
Quando, ma quando, impareranno gli uomini a tener la bocca
chiusa riguardo il guardaroba femminile?
Abbiamo pure visto i ministri Gordon Brown e John Reid
esprimere commenti dispregiativi riguardo il Niqab; questi
due uomini vengono dal confine Scozzese dove gli uomini
indossano i gonnellini!
Poi abbiamo già visto una serie di altri parlamentari
entrare nella mischia che descrivevano il Niqab come una
barriera per la comunicazione. Che carico di sciocchezze. Se
questa era l'argomentazione, qualcuno può spiegarmi perché i
cellulari, i telefoni fissi, le email, i messaggi di testo e
i fax siano di uso quotidiano? Chi ascolta la radio? nessuno
spegne la radio perché non vede la faccia del presentatore.
La maggioranza delle sorelle che conosco, che han scelto di
portare il Niqab, sono in realtà bianche; Occidentali
convertite che non vogliono più l'attenzione non gradita di
quei pochi uomini dallo sguardo furtivo che vogliono
provarci e affronteranno le donne e si lanceranno verso
comportamenti inappropriati. Badate, ci sono un paio di
sorelle londinesi che conosco che dicono di mettere il Niqab
durante le manifestazioni per la pace, perché non sopportano
l'odore degli spinelli.
Temo che l'Islamofobia sia diventata l'ultimo rifugio delle
canaglie razziste. Ma la codardia, gli attacchi sciovinisti
lanciati (gran parte sono uomini) è inaccettabile per le
Musulmane, come anche per le loro sorelle secolari della
sinistra.
Sono stata una femminista per anni ed ora, da femminista
Musulmana, ancora promuovo i diritti delle donne. La sola
differenza è che le femministe Musulmane sono più radicali
delle loro controparti secolari. Tutte odiamo quegli orrendi
concorsi di bellezza, e abbiamo cercato di reprimere le
risate quando è venuta sulla scena Miss Afghanistan in
bikini ed è stata acclamata come il salto da gigante per la
liberazione delle donne in Afghanistan.
Sono tornata in Afganistan molte volte e vi posso dire che
non ci sono donne in carriera che emergono dalle macerie a
Kabul. Le mie sorelle Afgane sperano che l'Occidente
abbandoni la propria ossessione per il burka.. " Non cercate
di trasformarmi in una donna in carriera, trovate prima un
lavoro a mio marito. Mostratemi il modo di mandare i miei
figli a scuola senza paura di essere rapiti. Datemi la
sicurezza e il pane a tavola", mi disse una sorella.
Le giovani Musulmane femministe vedono l'Hijab e il Niqab
sia come simboli politici che come esigenza religiosa.
Alcuni dicono che sia il loro modo di mostrare al mondo il
rifiuto dell'eccessivo stile di vita occidentale nella
frenesia del bere, del sesso occasionale e dell'assunzione
di droghe ecc.
La superiorità nell'Islam trova compimento nella devozione;
non nella bellezza, nella ricchezza, nel potere, nella
posizione o nel sesso.
Ora ditemi voi cosa sia più liberatorio. Essere giudicate
sulla lunghezza della tua gonna e la misura dei tuoi seni
aumentati dal bisturi, oppure essere giudicate per il vostro
carattere, mente ed intelligenza?
Le riviste patinate ci raccontano che a meno che non siamo
alte, magre e belle non siamo amate e non desiderate. La
pressione fatta sulle riviste per le lettrici adolescenti di
avere il fidanzato è quasi oscena.
L'Islam mi dice che ho il diritto all'educazione ed è mio
dovere uscire e cercare la conoscenza, che sia single o
sposata.
In nessun luogo all'interno della cornice dell'Islam ci
viene detto che come donne dobbiamo lavare, pulire o
cucinare per gli uomini- ma questo non riguarda solo gli
uomini Musulmani il dover rivalutare le donne nella loro
casa. Andatevi a vedere la manipolazione che comunica il
discorso di Pat Robertson (1992) che rivela i suoi punti di
vista sulle "donne resesi autonome". E ditemi poi chi è il
civilizzato e chi è che non lo è.
Egli disse:"IL FEMMINISMO INCORAGGIA LE DONNE A LASCIARE I
PROPRI MARITI, AD UCCIDERE I LORO FIGLI, A PRATICARE LA
STREGONERIA, A DISTRUGGERE IL CAPITALISMO E A DIVENTARE
OMOSESSUALI".
Eccovi un americano che vive in un'era pre-Islamica, il
quale ha bisogno di modernizzarsi e civilizzarsi. La gente
come lui porta un velo e dobbiamo strappar via quel velo di
bigotteria, così che la gente possa vedere l'Islam per
quello che è.
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