A proposito dell'Islâm di Tariq Ramadan Traduzione di Asmae Dachan |
Introduzione Per potersi avvicinare all’Islâm e giungere ad una corretta comprensione esso, è necessario seguire un percorso che metta in evidenza i suoi elementi essenziali. Elementi che poggiano su di un messaggio determinato, in relazione col divino e fondato su un concetto specifico di uomo. In questo testo, dopo una breve introduzione, vengono date le definizioni e le spiegazioni di diversi concetti, la prima delle quali riguarda la parola Islâm. Ciò consente di individuare, attraverso una riflessione sul Creatore, molti elementi appartenenti al concetto di uomo nell’Islâm. Risulta così chiaro che i due concetti sono intrinsecamente legati. Alcune definizioni si impongono nell’uso comune al punto che ci si dimentica che le parole usate non hanno per forza il senso a loro attribuito. Le definizioni di un unico concetto possono essere molteplici e diverse tra loro, addirittura apposte; per questo è necessario essere molto chiari ed esigenti sulle espressioni e sulla termologia da usare, curando anche le sfumature. La domanda sull’uomo viene sfrontata molto spesso e merita una definizione chiara, perché la maniera di vedere l’uomo varia in relazione alla propria sensibilità, alle proprie tradizioni, alla propria cultura. Anche in tradizioni religiose vicine, fondate sul monoteismo, come quella musulmana, cristiana ed ebraica, la conoscenza dell’uomo si articola, si comprende, si approfondisce, si medita in modo diverso. Per il proseguimento del dialogo bisogno dunque riscoprire anche il senso delle piccole sfumature, e scandagliare la complessità di tutti i concetti, anche di quelli il cui significato di dà per scontato. Questo testo affronterà anche un altro tema molto importante nella tradizione musulmana: quello del progresso. Nella conclusione saranno spiegate due nozioni fondamentali della realtà islamica: il sapere e l’amore. Il sapere che non ha confini e l’amore che ha un ruolo centrale nella fede, anche se si tende a ricordarlo troppo poco, al punto da dare l’impressione che esso sia secondario, ma è nell’amore che si può accedere alla dimensione e alla presenza del divino. |
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